Ma le rivolte sono parte inscindibile di ogni crisi. Ce ne sono e ce ne saranno sempre di più, per questo credo che dovremmo imparare in fretta a capire quando veniamo manipolati, e se i vari riots meritino o meno il nostro appoggio.
Dal giorno 1 della rivolta dei Forconi, la Rete è stata inondata di articoli che lanciano l'allarme "Forza Nuova". Secondo i latori di codeste notizie (tutti di una certa area, peraltro), il movimento dei Forconi sarebbe diretto e comandato dai noti fascistoni forzanuovisti, e per questo meritevole di disgusto generale e dissociazione immediata.
Non mi spingo al complottismo, al chiedermi perché certe frange organiche alla nostra pietosa sinistra si affrettino tanto a disprezzare un movimento popolare di agricoltori, pastori, camionisti che sta protestando in piazza. Solo al pensiero inorridisco, e quindi evito.
Ma mi domando se può esserci qualcosa di vero?
Forza Nuova avrebbe la capacità di mobilitare la più grande regione italiana; di portare decine di migliaia di persone in piazza, sulle autostrade, nei porti, nelle campagne più sperdute; avrebbe la forza di mantenerle in strada notte e giorno, di far poi chiudere i negozi, di svuotare i supermercati, di bloccare caselli e imbarchi, di fermare le forniture di benzina; nonché di estendere la protesta alle regioni limitrofe (Calabria e Sardegna).
E allora mi chiedo: come mai, da anni, a tutte le manifestazioni di FN ci vanno in 12 gatti?
C'è da licenziare subito, inoltre, tutti i dirigenti della Digos. Ma come, in Italia c'è una forza politica, per giunta fascista, per giunta rivoltosa, con un potenziale rivoluzionario del genere e nessuno ne ha saputo mai nulla? Tutti girati dall'altra parte, mentre Forza Nuova si infiltrava nei gangli vitali del Paese e si garantiva un appoggio popolare nell'ordine dei milioni? Grillo a confronto è un nessuno.
Non so se vi rendete conto di quanto sia ridicolo tutto ciò. Di che razza di buffonata si stia mettendo su, approfittando del fatto che sventolando lo spauracchio la nostra mente si obnubila all'istante e depone il più elementare buonsenso. Non solo: imbastendo una tale montatura si insinua implicitamente, persino, che Forza Nuova sarebbe riuscita là dove la sinistra ha miseramente fallito, ovvero nell'incarnare la protesta popolare in un drammatico momento di crisi. Siamo certi che alla sinistra convenga, fare tutta questa (immeritata) pubblicità a fantomatici potentissimi fascisti? Non ci fa una bella figura.
Per concludere, chissà quanti destrorsi ci sono tra i Forconi. I camionisti, si sa, non sono esattamente il Che Guevara. Ma le adesioni continuano ad arrivare oltre che dai centri sociali, anche dai comunisti. Io mi preoccuperei di questo, che si tratta di una rivolta che viene da uno stato di fatto e che non ha colore, in cui destri e sinistri depongono le armi per badare al sodo dell'emergenza.
Ma forse è appunto proprio questo che preoccupa tanto.
(E per coloro che si chiedono: "Si, ma dov'erano i Forconi quando c'erano Cuffaro e compagnia cantante?", la risposta è semplice. Erano dove stavamo noi: sul divano.)