Uno dei tanti aneddoti racconta che a soli 2 anni Mozart sia andato in visita ad una fattoria assieme ai suoi genitori , e che abbia sentito un maialino grugnire. Riconobbe, a quanto pare, l’altezza del suono, e disse: “Sol diesis!”. Corsero a un piano a verificare, e i presenti constatarono che era proprio la nota indicata. Sarebbe quindi un’ulteriore prova dell’innata facoltà di orecchio assoluto di Mozart ovvero la capacità di riconoscere l’altezza di una nota senza punto di riferimento.
A tal proposito pare che durante i suoi concerti facesse suonare una nota a caso a qualcuno del pubblico per riconoscerne il nome.
Nel 1770 il quattordicenne Mozart, in visita a Roma nel periodo pasquale, ebbe modo di ascoltare l’esecuzione del celebre Miserere di Gregorio Allegri. Lo spartito era proprietà esclusiva della Schola cantorum della Cappella Sistina ed era severamente proibito leggerlo o copiarlo, pena la scomunica. L’esecuzione avvenne a luci spente. Il giovane Mozart, dopo averlo ascoltato una sola volta, lo trascrisse a memoria, perfettamente.
E ancora: Mozart, per stupire i suoi spettatori si sedeva sulla panca al contrario, suonando il pianoforte a testa in su.
Un giorno Mozart portò uno spartito per pianoforte al vecchio Haydn, definendolo impossibile . Lui sorrise e iniziò a suonarlo, ma a metà brano si interruppe. Mentre le mani erano alle estremità della tastiera, c’era da eseguire una nota proprio in mezzo. Ridiede i fogli al giovane Mozart, che iniziò a suonarlo e, arrivato al punto cruciale, si abbassò e colpì il tasto con il naso!