di Giuliano Fago Golfarelli – Leggendo il commento lasciato dlall’amico pirata Morgan su Marzemino /Mozart mi è tornato in mente Vigilio Grigolli che ho conosciuto e con cui ho lavorato quasi un anno.
Vigilio Grigolli, mi preme descriverlo brevemente, è stato con i suoi fratelli il padre dei “Vini del Concilio” anni ’70, padre dello spumante e del “Mori Vecio”, inventato da lui anche come nome, con quel simpatico, sornione doppio senso (toponimo lagarino e/o Muori vecchio!) che solo lui sapeva dare qualche volta alle cose della sua Vallagarina.
Con Vigilio mi sono sempre trovato d’accordo eccetto che per questo stranissimo, e anche antistorico, connubio “Marzemino – Mozart – Don Giovanni” di cui ogni tanto discutevamo quasi animatamente.
Connubio comunicazionale inesatto che penso avesse tirato fuori lui e al quale era affezionato quanto al suo “Marzemino dei Ziresi”, altro vino eccelso dei Grigolli del tempo che fu.
Dunque è verissimo che Mozart è passato qualche volta da noi e questo per due motivi: il primo perché “scendeva” da Salisburgo verso tante grandi città italiane, poi perché il padre-padrone in questi viaggi scroccava ospitalità e denari per le suonate del figlioletto prodigio.
E’ certo che i Mozart si fermarono a Trento nel 1769 (Wolfang: 13 anni), poi a Rovereto ed ad Ala nel 1771 (Wolfang: 15 anni) quindi ancora nel 1772-1773 (Wolfang: 16/17 anni).
In questi viaggi, i Mozart erranti in Italia, in cerca di denaro fino a Roma e Napoli, sono ospiti e concertatori remunerati nella Chiesa di San Marco, Casa Lucarelli Irion – all’epoca Albergo alla Rosa – Palazzo Todeschi, Casa di Giovanni Battista de Cosmi, Palazzo del Barone Gian Giulio Pizzini, e altri ancora, sempre in Vallagarina.
E qui vedo il bell’onesto sorriso di Vigilio: << Ma certo, Mozart fu colpito dal nostro Marzemino e infatti è citato nel Don Giovanni [.."Versa il vino!... Eccellente Marzimino."...] >>
E qui la mia dubbiosa curiosità storica.
Mozart scrisse il Don Giovanni quando aveva 31 anni e morirà a 35.
Il Marzemino, comparso in Italia intorno al XV secolo nelle aree di Brescia e Padova e diffuso anche in Friuli, oggi è particolarmente coltivato in Trentino nelle zone di Isera e Volano ma allora forse no.
Ma è soprattutto vero che il libretto del Don Giovanni è stato scritto da Lorenzo Da Ponte, veneto e come Mozart, artista rinomato alla corte di Vienna.
Tuttavia Lorenzo, purtroppo, non era mai passato dalle nostre parti!
Ai posteri e ai turisti un po’ acculturati e ai sani bevitori, che come Mozart e Da Ponte amano finire la serata sotto al tavolo con una bella brisolina, l’ardua sentenza !
W il Marzemino, Isera e dintorni!
Giuliano Fago Golfarelli
PS – Per gli appassionati : it.wikipedia.org