Mozart iniziò la sua carrirera di musicista e compositore ancor prima di aver compiuto i 6 anni, la sua prima opera in composizione, fu un minuetto per clavicembalo, risale al gennaio 1762), e morì all'età di 35 anni, lasciandoci in eredità pagine indimenticabili di musica. Fu definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occidentale": la sua produzione comprende musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere.
Wolfgang Amedeus Mozart
La musica di Mozart è considerata la "musica classica" per eccellenza, egli è infatti il principale esponente del classicismo settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la quiete imperturbabile e l'olimpica serenità.
Mozart raggiunge nella sua musica rari vertici di perfezione, tanto che il filosofo Nietzsche lo considererà il simbolo dello "Spirito Apollineo della Musica", in contrapposizione a Wagner, che Nietzsche definirà l'emblema dello"Spirito dionisiaco della Musica". Mozart nacque al numero 9 di Getreidegasse a Salisburgo, capitale dell'arcivescovato di Salisburgo, all'epoca territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero nel Circolo Bavarese. Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la sua nascita presso la cattedrale di San Ruperto.
L'annuncio della nascita di Wolfgang venne data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio 1756 a un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter:
« Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la placenta e perciò ella era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno bene. Il bambino si chiama Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb.»
I genitori di Wolfgang avevano quasi la stessa età (la madre differiva dal marito di un solo anno) ed erano personaggi attivi dell'epoca: il padre Leopold, compositore e insegnante di musica, ricopriva l'incarico di vice Kapellmeister presso la corte dell'arcivescovo Anton von Firmian; la madre Anna Maria Pertl (1720- 1778) era figlia di un prefetto.
Dei 7 figli di Leopold e Anna Maria, Wolfgang a parte, l'unica non morta durante l'infanzia era la sorella maggiore Maria Anna (1751–1829),detta Nannerl o Nannette. Il bambino dimostrò un talento per la musica tanto precoce quanto straordinario, un vero e proprio bambino prodigio: a tre anni batteva i tasti del clavicembalo, a quattro suonava brevi pezzi, a 5 componeva. Esistono vari aneddoti riguardanti la sua memoria prodigiosa, la composizione di un concerto all'età di cinque anni, la sua gentilezza e sensibilità, la sua paura per il suono della tromba. Inoltre sviluppò l'orecchio assoluto dall'età di tre anni.
Quando non aveva neppure sei anni, il padre portò lui e la sorella, pure assai dotata, a Monaco, affinché suonassero per la corte del Principe elettore bavarese Massimiliano III; alcuni mesi dopo, andarono a Vienna, dove furono presentati alla corte imperiale e in varie case nobiliari.
"Il miracolo che Dio ha fatto nascere a Salisburgo" era la definizione che Leopold dava di suo figlio[25] e pertanto egli si sentiva in dovere di far conoscere il "miracolo" a tutto il mondo (e magari di trarne qualche profitto).
Verso la metà del 1763 egli ottenne il permesso di assentarsi dal suo posto di vice Kapellmeister presso la corte del principe vescovo di Salisburgo. Tutta la famiglia intraprese così un lungo viaggio nel continente, che durò più di tre anni. Toccarono quelli che erano i principali centri musicali dell'Europa occidentale: Monaco, Augusta, Stoccarda, Mannheim, Magonza, Francoforte, Bruxelles e Parigi (dove soggiornarono il primo inverno), poi Londra (dove rimasero per ben quindici mesi), quindi di ritorno attraverso L'Aja, Amsterdam, Parigi, Lione, la Svizzera e infine arrivando a Salisburgo nel novembre 1766.
Appena tredicenne, Mozart aveva acquisito una notevole familiarità con il linguaggio musicale del suo tempo. Le prime sonate di Parigi e Londra, i cui autografi includono l'ausilio della mano di Leopold, mostrano un piacere ancora infantile nel modellare le note e la tessitura musicale. Le sinfonie di Londra e de L'Aja attestano la rapida e originale acquisizione da parte di Mozart della musica che aveva incontrato. Analoghe dimostrazioni provengono dalle sinfonie composte a Vienna (come la Sinfonia n.6 e, specialmente, n. 8), caratterizzate da una tessitura più ricca e da uno sviluppo più approfondito. La sua prima opera italiana, poi, mostra un veloce apprendimento delle tecniche dello stile buffo.
Mozart morì cinquanta minuti dopo la mezzanotte del 5 dicembre 1791 a Vienna. Le esequie furono celebrate il 6 dicembre, alle tre del pomeriggio. Il feretro fu portato al Duomo di Santo Stefano, davanti alla Cappella del Crocifisso, nei pressi del cosiddetto "pulpito di Capistran", dove per i funerali più modesti la benedizione avveniva all'aperto. Il corpo venne poi sepolto in una fossa comune del cimitero di San Marco. Pur essendo di fatto andato disperso l'esatto luogo di sepoltura di Mozart - vi sono a Vienna ben due monumenti funerari del compositore in due diversi cimiteri, uno presso il Cimitero di St. Marx e un altro presso il Cimitero centrale (Zentralfriedhof).
La malattia e la morte di Mozart sono stati e sono tuttora un difficile argomento di studio, oscurato da leggende romantiche e farcito di teorie contrastanti. Gli studiosi sono in disaccordo sul corso del declino della salute di Mozart, in particolare sul momento in cui Mozart divenne conscio della sua morte imminente e se questa consapevolezza influenzò le sue ultime opere.
L'idea romantica sostiene che il declino di Mozart fu graduale e che la sua prospettiva e le sue composizioni declinarono anch'esse in ugual misura. Al contrario, qualche erudito suo contemporaneo sottolineò come Mozart nell'ultimo anno fosse di buon umore e che la morte giunse inattesa anche per gli amici e la famiglia stessa