Mr. Mercedes
Serie Bill Hodges
di Stephen King
Autore: Stephen King (Traduttore: G. Arduino)
Serie: Serie Bill Hodges #1
Edito da: Sperling & Kupfer
Prezzo: 19.90 €
Genere: Thriller
Pagine: 480 p.
Trama: L’alba di un giorno qualsiasi della primavera 2009, davanti all’ufficio di collocamento di una cittadina americana, si è formata una lunga coda di giovani, donne, uomini che sperano di trovare un lavoro. All’improvviso su di loro piomba una rombante Mercedes grigia, che spazza decine di persone per poi sparire alle prime luci del giorno. Il killer non sarà mai trovato. Un anno dopo, un poliziotto che sta per andare in pensione, William Hodges, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mercedes, che lo sfida a trovarlo prima che lui compia la prossima strage. Nella disperata corsa contro il tempo e contro il mostro, il vecchio Hodges può contare solo sull’intelligenza e l’esperienza per fermare il suo sadico nemico. Inizia quindi un’incalzante caccia all’uomo, una partita a scacchi tra bene e male.
Serie Bill Hodges: 1. Mr Mercedes2. Finders Keepers (Previsto in America per fine anno)
3. Da annunciare
“Non può essere sempre primavera”. Apro questa recensione citando la nostra Boss Cristina con una frase che mi ha detto mentre le parlavo di questo libro.
Lo so, le recensioni con libri non conclusi non si fanno MAI. Ma questo è un caso extra, da fedele Kinghiana mi sento un po’ tradita. Tradita perché Mr. Mercedes in più punti non sembra nemmeno opera di King. Stefano Re (per gli amici xP) è stato spesso accusato di aver fatto ricorso ad un Ghost Writer per le sue ultime produzioni; è stato così per Duma key, per Al crepuscolo, per Notte Buia, niente stelle, per The dome e via dicendo, ma ogni qualvolta che si finiva di leggere la storia ci si rendeva conto che il Re era solo maturato (insomma il King ubriacone di Shining del ’77 è ben diverso dall’uomo soddisfatto, posato e sessantenne di The Dome. Che diamine!).
Alcuni lettori hanno scusato questo cambio di stile, King ha scelto di lavorare sull’Hard Boiled, genere a lui nuovo. Mi spiace dirlo, io non ci credo. Un’indagine, un thriller/giallo lo metterebbero così in difficoltà da farlo sembrare un altro? Impossibile. Non raccontiamoci balle, nel 99% dei suoi libri ci sono indagini, sviluppi simil polizieschi, insomma non saranno Hard Boiled puri, ma ci vanno vicini (anche Joyland era un Hard Boiled leggero, eppure Stefano era ben presente!). E poi molto spesso il thriller sconfina nell’horror e viceversa, e King passa per maestro dell’horror quando è molto di più.
No, questo libro non è suo, mi rifiuto di crederlo. Alcune zampate del Re ci sono, ma lo sviluppo tipico (lentezza iniziale, esplosione nel mezzo, finale debole ma sempre da cardiopalma) mancano.
Ma debbo farlo sigh. Ma che dire? Il problema è anche questo: non c’è proprio niente da dire. Il libro non sembra di King, la storia non parte mai, i personaggi sono banali, lo stile lasciamolo perdere e la noia è dietro l’angolo. Sicuri di volerlo leggere? Perché questo è solamente il primo di una trilogia!
E sicuri che King non si stia rincoglionendo?
Revival salvaci tu da questo tremendo dubbio! Sniff!