Non una recensione questa, ma un personale richiamo ad una pellicola che mi é stata segnalata da un'amica, con la quale condivido una profonda passione. Lo sport non é solo impegno fisico o competizione, lo sport a volte, e per qualcuno, é dedizione, vocazione di vita. Questo é il caso di una donna normale, che ha dedicato la sua vita al judo, ma non proprio come tutte le altre donne, perché lei, Keiko Fukuda, è stata l'unica detentrice al mondo del 10° dan di cintura nera. E parliamo di judo.
Dopo il riconoscimento del 9° dannel 2006 (assegnatole dal Kodokandi Tokyo) ricevette all'età di 98 anni il 10° grado dagli Stati Uniti, dove insegnò judo per oltre 10 anni.Fondatrice del Club Soko Joshi Judoper donne, scrisse manuali come Born for the Mat(Nata per la materassina), sull'apprendimento delle forme (i kata) e Ju-No-Kata: A Kodokan textbook, Revised and Expanded from Born for the Mat (Ju-no-Kata: un manuale Kodokan), testo illustrato sul Ju no Kata. Doverosamente sottolineo di non aver ancora visto il film, purtroppo, ecco perché questa non può essere una recensione degna del termine, ma solamente un accenno alla pellicola che (se non sbaglio), non ha ancora avuto una traduzione in lingua italiana e non ha raggiunto il mercato europeo. Ciò che mi colpisce di questo documentario é la breve sequenza che per ora ho potuto vedere, sulle immagini di questa judoka straordinaria e sulle brevi descrizioni che lei fa della sua vita. Nel trailer del film (www.mrsjudomovie.com/film/the-trailer/) scorrono le immagini di una giovane Keiko Fukuda, durante i combattimenti o durante l'esecuzione del Ju no kata, uno dei sette kata del judo. Vederla eseguire quello stesso kata che da anni studio con passione e con difficoltà, sullo sfondo di immagini in bianco e nero, mi emoziona. Probabilmente quei movimenti al rallentatore che per i “non addetti ai lavori” possono essere insignificanti, per noi che, anni e anni dopo, ancora studiamo quelle stesse sequenze, sono motivo di grande soddisfazione, e perché no?... orgoglio. Attendo di vedere la pellicola, sperando di poterla reperire con facilità. Ringrazio Alessandra, preziosa compagna di ju jitsu, che vedrò sul tatami proprio per provare ancora una volta il Ju no. Invito gli amanti delle arti marziali, e non solo, a dire la loro su questa pellicola se hanno avuto l'occasione di vederla. Concludo riportando il motto di Keiko Fukuda, che ritengo essere un meraviglioso invito alle donne che praticano il judo e alle donne in generale...