MSC Crociere alla conquista dei Caraibi – Rassegna Stampa D.B.Cruise Magazine

Creato il 25 marzo 2013 da Dreamblog @Dreamblog

Dopo aver destagionalizzato le vacanze nel Mediterraneo, Msc Crociere annuncia uno sviluppo su nuove fasce di domanda, illustra i driver di un cambiamento in grado di riportare alla redditività e rivoluziona il prodotto sul lato degli itinerari e del pricing

E’ un’offerta invernale ricca di novità quella che Leonardo Massa ha presentato alla stampa in occasione del varo di Msc Preziosa a Genova. Si, perché mentre Msc Armonia sarà mantenuta in Mar Rosso e verranno introdotti gli Emirati Arabi a bordo di Msc Lirica, Msc Musica sarà posizionata sulle Antille, per crociere di 7 notti in partenza da Santo Domingo, raggiungibile con voli diretti.

L’operazione più ambiziosa, però, e che più farà rumore, riguarda il 2014, anno di cui la compagnia ha già voluto parlare annunciando che Msc Divina (nave da 4000 pax) rimarrà per 12 mesi a Miami, per navigare tutto l’anno ai Caraibi.

Con questa operazione vogliamo andare a prenderci un altro mercato ed aprire innumerevoli nuove opportunità anche per i vacanzieri italiani – ha commentato il country manager della compagnia, Leonardo Massal’investimento è pazzesco, ne siamo consapevoli, ma crediamo possa essere la prova di quanto crediamo al mercato italiano e al trade. In 9 anni abbiamo aumentato la capacità passeggeri di 11 volte passando dai 127mila ospiti del 2003 a 1mln e 430 mila del 2012. Non esiste nella crocieristica mondiale un operatore che possa raccontare questo sviluppo ed ora puntiamo a diventare il 1° fornitore delle adv italiane. Come? Generando domanda, tornando a dare valore al prodotto, perché aumenti anche la nostra marginalità – dice il manager- e modificando la struttura del pricing, rendendola più chiara e differenziata, attraverso una suddivisione delle tariffe in 4 categorie che si distingueranno sulla base dei servizi a cui la clientela ha interesse ad accedere”.

Un ritorno al valore della crociera, dunque, per preservarlo, dopo un 2012 in cui il ricorso alla leva del prezzo per ragioni indipendenti dalla compagnia ha prodotto un calo di redditività del 15%. E per dare allo stesso tempo un supporto a quella fascia di passeggeri sempre più attenta al value for money. “Al momento il trend delle prenotazioni sulla stagione in corso è migliore rispetto allo scorso anno, ma nel complesso le conferme sono decisamente sottodata – afferma Massa -; d’altronde quando c’è crisi la decisione d’acquisto viene sempre rimandata al momento del bisogno”.

Fonte: Guida Viaggi

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