MSI continua la sua ricerca del punto d'incontro tra portabilità e prestazioni, trovando in questo modello un buon compromesso. Rimane ampiamente sotto i due chili, ma riesce a gestire giochi anche molto recenti.
Andrea Porta è un fanatico, divoratore (e occasionalmente critico) di videogame, serie TV, cinema, letteratura sci-fi e fantasy, progressive rock, comics, birre belga, rolling tobacco e molto altro ancora. Lo trovate su Facebook, su Twitter e su Google Plus.
Dopo aver trattato diversi modelli MSI dedicati al gaming con diagonale da 15,6 pollici, tra cui il MSI GS60 6QE Ghost Pro, torniamo a parlare del costruttore coreano grazie all'arrivo in redazione di un modello di prova del GS40 Phantom, un modello che riprende molte delle caratteristiche del predecessore ma le incastona all'interno di uno chassis molto più contenuto, come peso e dimensioni. Il gaming, in questo caso, si rivela davvero portatile, grazie all'ingombro limitato e soprattutto agli 1,6 chili, larghezza di 34 cm, profondità di 24 cm, altezza di circa 22 cm e spessore poco sopra i 2 cm, che ne fanno una macchina da gioco perfetta da portare con sé in trasferta, magari combinando senza troppe limitazioni un utilizzo ibrido tra professionale e svago.
Leggero, piccolo e performante
Senza tornare sull'ormai ben noto, e curatissimo, packaging offerto da MSI, parliamo subito delle prime impressioni esterne generate da questo portatile. L'utilizzo di materiale metallico per la scocca garantisce un ottimo touch and feel, e l'assemblaggio è come sempre perfettamente solido. Il look è sobrio, tanto che ad un primo sguardo potrebbe essere facilmente scambiato per una macchina destinata all'utilizzo esclusivamente professionale. All'apertura si apprezza la tastiera ad isola con i singoli tasti ben distanziati (naturalmente firmata SteelSeries), sebbene non eccezionali quanto a feedback di battitura - caratterizzato da un effetto vagamente "spugnoso" - e il touchpad di generose dimensioni. Anche in questo caso, il design si rivela assolutamente essenziale: oltre alla QWERTY, l'unico altro tasto visibile è quello dedicato all'accensione. Sui lati trovano posto gli slot dedicati alla connettività, tra cui troviamo un lettore di schede, due porte USB 3.0, un ingresso USB 3.1 Type-C, una porta HDMI 1.4, senza dimenticare la webcam HD integrata. La sezione audio è dotata di un DAC a 192kbps/24bit di SABRE Audio, con un amplificatore per cuffie con impedenza fino a 600 Ohm. Nahimic si è occupata del surround, e il portatile può così fruire di un audio 7.1 simulato, attivabile con il software a corredo. A mezzo di quest'ultimo si può anche applicare un filtro alle frequenze, per attenuare medi e bassi ed evidenziare passi e spari dei nemici in uno sparatutto. Anche Dynaudio ha collaborato all'audio del GS40, garantendo una potenza più sostenuta ed elevata di 10dBA rispetto alla generazione precedente di notebook MSI. Quanto alle feritoie per la dissipazione del calore, queste si trovano per la maggior parte nella sezione inferiore del portatile, con l'unica eccezione costituita da una piccola griglia sistemata sul lato destro, la quale non ci ha dato particolare fastidio durante le nostre prove, anche utilizzando un mouse fisico. Veniamo infine alla dotazione hardware, costituita da processore Intel Core i7-6700HQ con architettura Skylake di sesta generazione (non overclockabile), scheda video NVIDIA GeForce GTX 970M con 3GB di memoria GDDR5, 16 GB di RAM di tipo DDR4 ad una frequenza di 2133MHz, mentre lo storage è affidato ad un SSD da 128GB con interfaccia M.2 e ad un classico hard disk SATA da 1TB. L'SSD fa uso del nuovissimo protocollo NVMe per velocità di lettura fino a 2200MB/s, cinque volte in più di un SSD SATA3. Il TDP del GS40 è di 150W, valore abbastanza moderato.
Prova sul campo
Abbiamo effettuato diversi test sul piccolo GS40 Phantom, cercando di metterlo sotto stress sia attaccato alla presa di corrente sia utilizzando esclusivamente la batteria, così da simulare l'utilizzo in portabilità. Per prima cosa abbiamo analizzato lo schermo IPS con risoluzione full-HD (già calibrato in fabbrica) che rivela una diagonale di 14,1 pollici più che sufficiente per giocare e soprattutto un valore di luminanza molto elevato, che consente l'utilizzo del portatile in ogni condizione di luce senza perdere troppo in fedeltà dei colori e qualità generale dell'immagine.
Naturalmente, le regolazioni permettono anche di abbassare il valore, e assicurarsi così un'esperienza sempre riposante per gli occhi anche in condizioni di luce ambientale scarsa. Non manca naturalmente il software SHIFT, programma di gestione proprietario di MSI, che permette non solo di monitorare costantemente la temperatura di CPU e GPU, ma anche di impostare istantaneamente tre diversi livelli di consumo energetico in base alle esigenze (Sport, Comfort e Green), con relativo impatto sulle prestazioni e sulla produzione di calore. Quanto a quest'ultima, utilizzando il profilo più elevato e stressando il portatile con giochi impegnativi non abbiamo mai superato gli 80 gradi, peraltro riscontrando una buona dissipazione, sebbene non silenziosa. Quanto ai test con alcuni giochi recenti, a 1080p siamo riusciti ad ottenere circa 80 FPS da Tomb Raider e The Witcher 3 con dettagli medi, e sempre leggermente sopra i 30 portando il rendering a Alto. Quanto alla durata della batteria, abbiamo riscontrato circa 4 abbondanti ore di autonomia in caso di navigazione web e utilizzo del player video, che scendono a 3, o poco meno, nel caso si giochi con software esigenti. Un valore decisamente aumentato rispetto alle performance del Ghost Pro.
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