MSI GS60 2PE Ghost Pro - Recensione

Creato il 28 maggio 2014 da Intrattenimento

Il costruttore di Taiwan stabilisce nuovi parametri di riferimento nell'ambito dei notebook gaming con il supersottile Ghost

Micro-Star International non ha bisogno di presentazioni: si tratta di uno dei maggiori produttori mondiali di componentistica hardware. In passato abbiamo provato alcune delle soluzioni più sofisticate facenti parte della serie Dragon Army, come gli AIO AG2712 e 2712A. Oggi è il turno di un vero e proprio gioiello di ingegneria: si tratta del GS60 2PE Ghost Pro, caratterizzato da una configurazione di primo piano e soprattutto da un design ultrasottile che lo rende più simile ad un ultrabook che ad un notebook. Al fine di contenere il peso del Ghost al disotto dei 2kg i tecnici di Taipei hanno deciso di utilizzare l'alluminio per la realizzazione dello chassis: l'unica fascia in plastica si trova nella zona sottostante il monitor, ed è dotata di feritoie per la dissipazione dell'aria calda. È stata inoltre eliminata l'unità ottica, la cui assenza oggigiorno non è più così dolorosa, mentre la batteria da 4840 MhA è stata saldata nella base. Dal punto di vista estetico ci troviamo di fronte ad un design che segue il filone minimalista molto in voga di questi tempi; lo spazzolato nero la fa da padrone e le uniche note di creatività che i progettisti si sono concessi, oltre al logo che contraddistingue la serie Dragon Army, sono due sottili nervature sulla scocca del monitor. Le dimensioni, per larghezza (390mm) e profondità (266mm), si collocano negli standard dei notebook da 15"; a suscitare scalpore è però lo spessore di questo PC che, quando è chiuso, non supera i 20mm, un valore davvero incredibile. Il monitor utilizzato è un 15,6" IPS con rivestimento antiriflesso e risoluzione di 1920x1080 a 60hz: si tratta di un'unità di ottima fattura che, nelle impostazioni di default, è stata configurata con una gradazione di colore calda, ottenendo così un risultato davvero ideale per l'ambito ludico. La tastiera ed il touchpad sono il frutto della collaborazione con il produttore danese SteelSeries: si tratta di dispositivi che sono risultati robusti e gradevoli al tatto, oltre ad essere dotati di alcuni accorgimenti (come la possibilità di configurare ogni singolo tasto e l'eliminazione dei pulsanti fisici del trackpad) che verranno sicuramente apprezzati dai giocatori. MSI ha "griffato" in Danimarca anche l'impianto audio grazie ad un'altra partnership di lunga data che la vede impegnata con il prestigioso costruttore Dynaudio. Purtroppo i limiti di spazio con cui hanno dovuto scendere a compromessi i tecnici non hanno permesso di ottenere risultati all'altezza di altri prodotti più blasonati (ma anche ingombranti); ciononostante il sistema 2.1 del Ghost si attesta su buoni livelli, decisamente superiori alla media degli ultrabook, soprattutto quando equalizzati a dovere con il tool Sound Blaster Cinema 2. Plauso particolare alla pulizia del suono che non risulta mai gracchiante o distorto nemmeno quando si riempie la barra del volume; per le zone medio basse dello spettro invece bisogna sapersi accontentare. Completando l'analisi estetica del neonato di casa MSI segnaliamo una connettività davvero completa: sul lato destro trovano spazio una porta USB 3 (che può essere overvoltata per accelerare la ricarica dei dispositivi mobile); un lettore SD Card, un'uscita HDMI, una mini-Display Port (in grado di pilotare segnali in 4K) e un ingresso RJ45. Un ultimo pulsantino permette il reset della batteria. Dalla parte diametralmente opposta ci sono invece altre due porte USB 3, due jack dorati per cuffie e microfono e la presa per l'alimentatore.

Dotazione tecnica

Dal punto di vista della configurazione hardware il GS60 2PE Ghost Pro teme pochi rivali. La CPU è l'oramai collaudata Intel Core i7-4700M: si tratta di un'unità quad core dotata di tecnologia Hypertheading operante alla frequenza base di 2,5GHz. Viene saldata su di una mainboard dotata di chipset Intel HM87 ed affiancata da ben 16GByte di DDR3 a 1600Mhz. Lo storage è affidato ad una soluzione doppia: da una parte troviamo il disco di sistema, un Toshiba THNSNH128GMCT del nuovo tipo m.2 da 128GB, le cui performance si collocano ai vertici della categoria, mentre dall'altra vi è un classico SATA 3 da 7200rpm e 1TB di spazio per l'archiviazione. A discrezione dell'utente è lasciata la possibilità di aggiungere un secondo SSD dando così vita ad una velocissima soluzione in RAID0. La parte più interessante riguarda però il sottosistema video. Qui gli ingegneri MSI hanno fatto il classico salto mortale, riuscendo ad alloggiare, in circa un centimetro e mezzo di spessore, una potente GeForce GTX870M. Si tratta del secondo chip NVIDIA per il settore portatili, superato solo dall'ammiraglia GTX880M. L'architettura è ancora quella utilizzata dalla serie 700, ovvero il "vecchio" Kepler, qui presente con 1344 CUDA Core (contro i 960 della GTX 770M) impostati alla frequenza di 967Mhz e coadiuvati da ben 3GB di GDDR5 operanti a 5Ghz, mentre il bus è a 192bit. Il collegamento ad internet è affidato ad una doppia soluzione: le connessioni via cavo vengono gestite dal famoso processore E2200 di Killer (sussidiaria di Qualcomm), mentre quelle wireless sono affidate al nuovo chipset Intel 7260, caratterizzato dal supporto alla tecnologia dual band 802.11ac e Bluetooth 4.0.

Software in bundle

L'OS installato è Windows 8.1, utilizzato in ormai tutti i notebook in commercio; è affiancato da una pacchetto di software atti a migliorare l'esperienza d'uso. Abbiamo l'MSI Boot Manager, che consente di scegliere se all'avvio del PC questo debba presentare la schermata Metro o quella desktop di Windows; tale funzione risulta un po' superflua in quanto con l'Update 1 questa possibilità stata inserita direttamente nel sistema operativo. Il System Control Manager è un tool molto semplice che consente di settare volume generale, luminosità, attivare o disattivare wireless, webcam o Bluetooth e selezionare la modalità di risparmio energetico necessaria: un software classico, presente ormai in qualsiasi portatile. Il Dragon Gaming Center è pensato per i videogiocatori: oltre monitorare le temperature d'esercizio e i consumi, permette anche di creare delle marco per far avviare i programmi che interessano, selezionando eventualmente anche quali tra i servizi di Windows debbano rimanere attivi al momento del lancio del gioco preferito. L'Xsplit Gamecaster è un'utilità per registrare sessioni di gioco da condividere nei social network; carina, ma anche in questo caso va a sovrapporsi alla funzione Shadowplay dei Forceware NVIDIA. Il classico processore audio Realtek ALC892 viene governato dalla summenzionata suite Sound Blaster Cinema 2: i profili preimpostati sono Musica, Film e Game, ai quale se ne aggiunge uno personalizzato che è modificabile a piacimento dall'utente. Completa il corredo lo SteelSeries Engine che, come scritto anche sopra, garantisce l'accesso ad ogni aspetto di tastiera e touchpad.

Le prestazioni con i giochi

Veniamo ora alla cosa che più ci interessa, ovvero come si comporta il GS60 Ghost Pro con i giochi. Partendo con il test sintetico 3D Mark 2011 si raggiunge il punteggio di 7256 punti che, se confrontato con i 6649 ottenuti dall'AG2712A, aiuta già a capire che questo non è certo un notebook improvvisato per l'utilizzo ludico. L'abbiamo poi messo alla frusta con Batman Arkham Origins: l'action di Warner Bros, impostato al massimo livello di dettaglio e alla risoluzione nativa del monitor, ha restituito un eccellente frame rate medio di 94 frame al secondo. Con Tomb Raider, sempre con lo stesso tipo di impostazioni, abbiamo ottenuto un incoraggiante valore di 71 frame al secondo. Ottimo anche il comportamento con il recente sparatutto Titanfall, il cui cap di 60 fotogrammi al secondo è stato agevolmente raggiunto dal notebook-sottiletta di MSI. Con Battlefield 4, impostando i dettagli sul preset Ultra, il frame si stabilizza sui 41 fotogrammi al secondo; leggermente meno brillante il comportamento in Metro: Last Light, Call Of Duty: Ghosts e Thief, scenari in cui la scheda NVIDIA ha navigato attorno alla soglia dei 35 fotogrammi al secondo. Da questi test emerge comunque un dato molto chiaro: il GS60 è in grado di far girare i titoli attuali senza patemi con i dettagli impostati al massimo. Considerando poi l'elevata densità di punti per pollice è possibile abbassare il livello di Antialiasing per ottenere prestazioni ancora maggiori, senza incidere in maniera significativa sulla resa a schermo. Segnaliamo, per dover di cronaca, che non siamo riusciti a provare Diablo III: Reaper of Souls in quanto il titolo veniva lanciato solamente con la scheda video integrata (l'Intel HD4600), e non c'è stato modo di farlo partire con la soluzione discreta NVIDIA. Si tratta certamente di un problema di driver non ancora maturi: noi infatti abbiamo utilizzato i beta 337.50.

Temperature e durata della batteria

Il sistema di dissipazione del Ghost è molto ingegnoso e si concentra nella zona superiore della base, dal cui centro partono quattro heatpipe che servono a raffreddare CPU e GPU. La scocca è stata ampiamente forata per favorire il flusso d'aria fresca esterna, che viene forzata all'interno da due ventole in entrata, per venire poi espulsa dalle feritoie poste nel retro e nei lati. Queste sono le aree che tendono a scaldarsi notevolmente quando il sistema opera a pieno carico. Un piccolo appunto deve essere mosso al posizionamento dell'ingresso AC che porta il cavo di alimentazione a trovarsi proprio davanti agli sfoghi di sinistra, col rischio di compromettere lo smaltimento del calore. I valori sotto stress sono buoni, considerando la potenza della componentistica utilizzata: il Core i7 e la GeForce hanno toccato gli 80 °C, che si fanno sentire soprattutto sotto la base del Ghost, mentre la tastiera praticamente non risente dell'aumento delle temperature. La durata della batteria è, comprensibilmente, uno dei punti meno brillanti del notebook di MSI: per non compromettere la portabilità del prodotto l'azienda di Taipei si è affidata ad un'unità a 6 celle che si scarica in circa 90 minuti in modalità gaming; in uno scenario di produttività (che prevede l'utilizzo di suite di office automation e navigazione su web) questo valore praticamente raddoppia e può avvicinarsi alle 4 ore in modalità EcoBoost, studiata appositamente dai tecnici e attivabile da uno dei tasti funzione.

Considerazioni

I notebook gaming sono solitamente potenti ma anche pesanti ed ingombranti. Con il nuovo GS60 PE2 Ghost Pro MSI è riuscita a cambiare prospettiva: mantenendo come punto fermo le prestazioni, è stata in grado di conservare al contempo le caratteristiche di portabilità ed autonomia che caratterizzano normalmente i modelli classici. Il risultato è quello che potremmo definire, come scritto inizialmente, come un ultrabook per giocatori: con un peso di 1,96kg ed uno spessore inferiore ai 2cm il Ghost si propone come soluzione ideale per chi ama giocare ma non vuole scendere a compromessi con le dimensioni. Il prezzo a cui viene proposto, 1759€ IVA inclusa, è adeguato alla configurazione hardware, alla ricercatezza del lavoro svolto e alle caratteristiche di un prodotto che non teme concorrenti.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :