Roma 3 novembre 2013
E’ naufragata la nave del Sole, nelle acque è affondata del Nilo
e ne galleggia ora sull’acque,ondeggiante, un frammento.
Goccia nel gran vassoio del cielo il sangue purissimo del crepuscolo,
quasi che una lancia sottile abbia aperto le vene del sole!
O il firmamento ha rubato un orecchino alla sposa della Sera?
O è il liquido pesce d’argento che guizza nell’acque del Fiume?
Senza squilli di campanelle s’avvia ora la tua carovana,
e orecchie umane non posso udire il tuo passo leggero.
Tu mostri agli occhi dell’uomo come si declina e si cresce:
la patria tua dov’è? A quale paese te n’ vai?
O astro errante colorato di quiete! Portami con te lontano,
ché spina di nostalgia pungente mi penetra l’anima ora.
Brama di luce m’agita in questa stretta dimora,
vagabondo fanciullo che vuol fuggire leggero dalla scuola triste
dell’Essere!
Da Muhammad Iqbal, Poesie, a cura di Alessandro Bausani, Guanda, Parma 1957.
A domani
Lié Larousse