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Multimedia legati alla storia d’Italia – Presa di Roma e Inno di Mameli

Creato il 16 marzo 2011 da Vale_theblogger

The breach of Porta Pia, on the right, in a co...

Image via Wikipedia

In questo periodo dedicato ai festeggiamenti in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia bisogna ricordare due documenti multimediali molto importanti:

  • Presa di Roma, il film che rappresenta il momento in cui fu conquistata la città di Roma, oggi Capitale d’Italia
  • Inno di Mameli, il canto simbolo dell’unificazione nazionale italiana.

Presa di Roma – il film

Nel 1905, agli albori del cinema italiano, Alberini e Santoni produssero il primo film italiano a soggetto “Presa di Roma”.

Gian Paolo Brunetta considera “Presa di Roma” un manifesto per il cinema italiano. Non a caso, ne parla proprio all’inizio del primo capitolo del suo libro “Cent’anni di cinema italiano”. Pare che il film abbia avuto un impatto notevole sul pubblico e scrive:

“si direbbe che la gente non avverta la presenza dello schermo steso proprio di fronte alla breccia di Porta Pia e provi, tutta insieme, l’impressione di essere attrice dell’evento, di mescolarsi coi bersaglieri per celebrare, al loro fianco, l’apoteosi della nascita dello Stato unitario”.

Storicamente, sembra che Papa Pio IX ordinò al generale Kanzler di non opporre una forte resistenza all’esercito del Regno di Italia. Il film mostra il momento in cui fu consegnato l’ordine a Kanzler, le successive cannonate lanciate contro le mura di Roma ed il trionfale ingresso dei bersaglieri, attraverso la breccia di Porta Pia.

Il film Presa di Roma fu realizzato grazie ad una raccolta di fotografie di Tuminello e da “bersaglieri, artiglieri, uniformi” messi a diposizione dall’allora Ministero della Guerra.

Nell’ultimo quadro vediamo l’Italia rappresentata come una donna “una, libera e indipendente”, attorniata dai fautori dell’unità nazionale Cavour, Mazzini, Garibaldi e Vittorio Emanuele II.

Inno di Mameli

Conosciuto anche come Fratelli d’Italia, diventò inno nazionale nel 1946 – anno in cui l’Italia divenne una Repubblica.

Il titolo originale è Il Canto degli Italiani, il cui testo fu scritto da Goffredo Mameli nel 1847 e messo in musica dal maestro Michele Novaro. La prima esibizione dell’inno avvenne per celebrare il centenario della cacciata degli austriaci.

Questo canto esprime le speranze ed il fervore risorgimentali dal quale erano guidati i patrioti italiani. L’inno fu imparato in poco tempo da migliaia di italiani, che lo cantavano in occasione di ogni manifestazione pubblica o evento imporante, come la Spedizione dei Mille o La Presa di Roma.

Il seguente Video contiene l’Inno di Mameli, accompagnato da bellissime foto di Roma e dalle immagini della bandiera nazionale italiana:

Negli anni l’Inno di Mameli fu soggetto a censure (per i riferimenti anti-monarchici) proposte di sostituzione (con Va’ Pensiero di Verdi) ma ha sempre resistito in virtù dei suoi profondi riferimenti alla Storia d’Italia ed il sentimento patriottico che porta con sé, specie perché fu creato in un periodo in cui l’Italia subì l’oppressione della dominazione austriaca.

Anche oggi, nel 2011, l’inno continua a esser cantato in occasione di numerose manifestazioni sportive, politiche e sociali.

© Valentina Grassiccia,Comunicazione & Multimedia, 2010-2011

Letture consigliate: 150 anni dell’Unità d’Italia – come e perché festeggiarli

Testo dell’inno di Mameli

Ecco il testo della canzone, così da permettere a tutti di poterlo cantare senza dimenticare alcuna parola!

Fratelli d’Italia

L’Italia s’è desta,

Dell’elmo di Scipio

S’è cinta la testa.

Dov’è la Vittoria?

Le porga la chioma,

Ché schiava di Roma

Iddio la creò.

Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morte

L’Italia chiamò.

Noi siamo da secoli

Calpesti, derisi,

Perché non siam popolo,

Perché siam divisi.

Raccolgaci un’unica

Bandiera, una speme:

Di fonderci insieme

Già l’ora suonò.

Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morte

L’Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,

l’Unione, e l’amore

Rivelano ai Popoli

Le vie del Signore;

Giuriamo far libero

Il suolo natìo:

Uniti per Dio

Chi vincer ci può?

Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morte

L’Italia chiamò.

Dall’Alpi a Sicilia

Dovunque è Legnano,

Ogn’uom di Ferruccio

Ha il core, ha la mano,

I bimbi d’Italia

Si chiaman Balilla,

Il suon d’ogni squilla

I Vespri suonò.

Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morte

L’Italia chiamò.

Son giunchi che piegano

Le spade vendute:

Già l’Aquila d’Austria

Le penne ha perdute.

Il sangue d’Italia,

Il sangue Polacco,

Bevé, col cosacco,

Ma il cor le bruciò.

Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morte

L’Italia chiamò

Approfondimenti

Sul sito ufficiale del Quirinale c’è uno spazio dedicato all’inno di Mameli che descrive con tratti essenziali la vita di Goffredo Mameli autore del testo, Michele Novaro autore delle musiche.

Riporta inoltre una parte molto interessante su come nacque l’inno e sull’analisi del testo – molto utile poichè ricco di riferimenti storici e di un linguaggio risalente al 1800.

Altre informazioni dettagliate circa i vari episodi storici legati all’inno, le critiche al testo ed alla musica si trovano a questa pagina di Wikipedia Il Canto degli Italiani .


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