Magazine Sport

“Mundialito Sporting”: sbarca a Torino il primo torneo di padel

Creato il 23 ottobre 2014 da Sportduepuntozero

20130628003_p_p_wpt_corunaMentre nella calda isola di Mallorca si stanno svolgendo i campionati mondiali e la nazionale femminile italiana ottiene risultati eccelsi, anche a Torino sbarca finalmente lo sport più alla moda del momento: il padel.

Il 25 e 26 ottobre, presso il Circolo della Stampa Sporting di Torino (l’unico circolo ad avere, al momento, un campo di padel), si disputerà il primo torneo aperto a tutti di questo sport che sembra un mix tra tennis e squash.

Ma come nasce il padel e qual è l’origine di questa inaspettata ascesa?

Come la maggior parte delle grandi invenzioni, anche questo gioco deriva da un errore. Il messicano Enrique Corcuera, alla fine degli anni ’60, voleva costruire in casa un campo da tennis. Una volta appurato, però, che lo spazio non era sufficiente e a ridosso dell’area vi erano delle pareti, decise di inventarsi delle nuove regole e rendere i muri circondanti il campo parte integrante del gioco. Ma è in Argentina che il padel diventa un vero e proprio sport e inizia ad essere apprezzato dalla popolazione. Dall’America latina alla Spagna, dove adesso è il secondo sport più praticato dopo il calcio, fino al contagio nel resto del mondo.

In Italia, inizialmente, questo sport ibrido non ha trovato terreno fertile e gli unici campi dove poterlo praticare si trovavano nella capitale. Piano piano però anche altre grandi (e piccole) città hanno iniziato a convertirsi e finalmente, l’estate scorsa, anche a Torino è stato inaugurato il primo campo di padel allo Sporting.

Ma cos’ha questo sport che gli altri simili e ben più avviati non hanno? Perchè una persona dovrebbe scegliere di impugnare la racchetta piatta e pesante piuttosto che la classica?

“E’ uno sport molto sociale visto che si gioca obbligatoriamente in coppia. Non è invasivo: la fisicità conta molto meno che nel tennis (ad esempio, il servizio si fa dal basso). Possono giocare contro persone di età diverse senza che si soffra troppo la differenza fisica in quanto sono più importanti l’intelligenza e l’acume tattico. Quindi è uno sport che si presta ad essere giocato fino a tarda età.” spiega Ezio Dau promotore dell’Italian Padel Movement. “Il padel è facilissimo da imparare ed è più rilassato rispetto ai suoi “cugini”.Inoltre piace molto alle donne, sia per il carattere sociale che per quello fisico”.

Quale modo migliore di esportare questa attività anche nella futura capitale europea dello sport se non organizzando un torneo? “Questo evento ha lo scopo di promuovere il padel. E’ aperto a tutti proprio per dare la possibilità di farlo conoscere e apprezzare. A breve inizieremo a fare dei corsi (sia per i giocatori che per i maestri) e poi speriamo che altri circoli costruiscano dei nuovi campi”.

La formula del trofeo (chiamato Mundialito in onore della competizione internazionale che si sta disputando in Spagna) è semplice e il costo contenuto. Sabato 24 si giocheranno le fasi eliminatorie a gironi e domenica le prime due coppie di ogni girone si affronteranno nelle semi finali e infine nella finale.

Non possiamo che auspicare allora che il contagio abbia inizio e che, a breve, nei campi internazionali di padel non si parli più solo lo spagnolo, ma anche un simpatico italiano con accento piemontese.

Per informazioni sul torneo: [email protected]


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :