Emilio Riva, ultimo esponente della grande generazione degli “imprenditori di ferro”, è morto ieri all’età di 88 anni nella sua casa di Malnate (Varese), dove era agli arresti domiciliari per i noti fatti legati all’ Ilva di Taranto.
Spigoloso nei rapporti con le istituzioni e i sindacati, Emilio Riva iniziò la sua lunga scalata nei primi anni del dopoguerra, fino ad arrivare al fatidico 7 marzo 1957, giorno in cui il primo stabilimento di Caronno Pertusella cominciò a produrre. Grande
E intanto a Taranto si continua a morire di tumore. La scelta è tra una vita senza lavoro o un lavoro con qualche anno di vita in meno: molti giovani scelgono la seconda via. Niente di diverso da quanto avviene nella nostra terra. Già, perchè forse non molti sanno che la realtà terribile dell’llva è la stessa che si vive quotidianamente nei comuni di Priolo, Augusta e Melilli, solo pubblicizzata un po’ di meno: numeri alla mano, il triangolo siciliano non ha nulla da invidiare ai dati relativi alla nascita di bambini malformati e ai casi di tumore a Taranto.
A questo punto la domanda è d’obbligo: si tratta di volontà dolosa di tacere o i morti dalle nostre parti hanno un peso minore? Il tempo ci darà la risposta.