Muore Giorgio Faletti: un tumore stronca fatalmente la sua vita a 63 anni

Creato il 04 luglio 2014 da Alessiamocci

È scomparso oggi in ospedale Molinette di Torino Giorgio Faletti all’età di 63 anni. La causa della morte è un tumore alla schiena. Giorgio era nato a Asti, il 25 novembre 1950.

Giorgio era un personaggio unico, il mondo dell’arte non aveva segreti per lui e riusciva alla grande in ogni campo.

Era un cantante, scrittore, attore paroliere, compositore, sceneggiatore, pittore e pilota automobilistico. Soprattutto era amato e ricordato per la sua grande ironia, soprattutto sulla sua persona.

Raggiunta la statura per guardarmi allo specchio del bagno. . . Ho capito che sulla bellezza non potevo contare.

Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, avvia la sua carriera come cabarettista nel locale di Milano Derby, nello stesso palcoscenico del locale si esibiranno molti dei più grandi comici italiani tra cui Diego Abatantuono, Massimo Boldi e tanti altri.

Il debutto in tv avviene nel 1983 in un programma condotto da Raffaella Carrà.

Il successo arriva con Antonio Ricci che lo introduce nel fantastico mondo di Drive In, programma comico trasmesso inizialmente il martedì sera e successivamente diventa il programma di punta della domenica sera su Italia 1. Senza alcun dubbio il suo personaggio più famoso è Vito Catozzo, straordinario è anche nell’interpretazione di Carlino e di Suor Daliso.

Nel 1992 appare per la prima volta sul prestigioso parco della musica italiana Sanremo, in coppia con la cantante Orietta Berti, con la canzone Rumba di Tango, che sarà successivamente inserita nel suo terzo album dal titolo “Condannato a Ridere”.

Mentre a un anno prima del suo debutto a Sanremo risale la realizzazione del suo secondo album dal titolo “Disperato ma non serio”, qualche anno prima e precisamente nel 1988 aveva pubblicato un mini album dal titolo “Colletti bianchi” che sarà la colonna sonora dell’anonimo film che lo vede tra i protagonisti.

Ritorna nel 1994 sul parco del Festival di Sanremo con la canzone “Signor Tenente”, canzone ispirata alle stragi di Capaci e di via D’Amelio. La canzone si classifica al secondo posto e si aggiudica il Premio della Critica. Successivamente sarà inserita nel disco “Come in un cartone animato” premiato con il Disco di Platino.

Nel 1995 ritorna al Festival come cantante con la canzone “Assurdo mestiere” e come autore della canzone Giovane vecchio cuore” cantata da Gigliola Cinquetti.

Giorgio Faletti riesce a stupirci anche quando veste i panni di scrittore con il suo primo thriller dal titolo “Io uccido” pubblicato nel 2002, il libro venderà più di quattro milioni di copie.

L’attività artistica è veramente enorme per poterla riassumere, senza alcun dubbio tuttavia si può riassumere con una semplice parola: “Grande”.

Written by Rosario Tomarchio


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