MURATTORI - OFFICINA: Il Diario di Adamo ed Eva

Creato il 24 ottobre 2010 da Massimocapodanno
Luoghi comuni...In un luogo fuori dal comune.

Giovanna Parlato, Giupsy e Vito Mascolo
Divertente ed ironica performance teatrale ieri sera nei locali del Museo del Viaggio di Positano del gruppo teatrale dei Murattori in occasione dell' ultimo appuntamento 2010 di Officina forum dei giovani di Positano. I ragazzi guidati da GianMaria Talamo hanno interpretato Adamo (Vito Mascolo ) ed Eva ( Giovanna Parlato) in una spassosa e sottile piece scritta da Enzo De Lucia sul tempo trascorso nel Paradiso terrestre da Adamo ed Eva. Dalla Creazione dell' Uomo alla ... conclusione....un idea mi dice l'autore ispirata dall' opera di Mark Twain: "il diario di Adamo ed Eva"
Negli stacchi tra una scena e l'altra " Giupsy" con la sua chitarra ha suonato pezzi come: Làgrima di Carucci - MRS winter's Jump - john Dowland - giochi proibiti - Preludi 11,13 di Carucci
Tra la nebbia si risveglia Adamo (Vito Mascolo ). "che stano, stamattina mi son svegliato e mi sento più leggero - certo non ho problemi di linea,anche perchè non so cosa sia, mami sento cme se fossi dimagrito, non so se è capitato mai a qualcuno di togliersi un peso dallo stomaco, cioè non proprio dallo stomaco, un pò più su...al lato" inizia così il monologo di Adamo nel giardino dell'Eden dopo che Dio togliendoli una costala crea la donna, Eva



" ...e Dio creò il mondo, il cielo e la terra, le stelle e gli astro, gli alberie gli animali, il mare e il sole.. poi fece l'uomo a sua immagine e somiglianza ... e per un tragico equivoco fece anche la donna. Ma una cosa in tutto questo non aveva previsto: Il matrimonio." Così termina lo spettacolo di ieri sera.
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Ieri sera a conclusione del progetto L'ufficio dei giardini, portato avanti dai giovani di Officina, al Museo del viaggio, sono andati in scena I Murattori, con un testo scritto e interpretato da loro stessi, ispirato dall'omonima opera di Mark Twain il Diario di Adamo ed Eva, viaggio in un luogo comune... fuori dal comune.
Una divertente ed ironica visione del modo di essere e vivere una piazza molto virtuale...
Ho chiesto a Gian Maria Talamo, attore (ieri sera era la voce di Dio), regista e fondatore del gruppo di dire qualcosa in più al riguardo:
L'ufficio dei giardini è un progetto che da mesi stanno portando avanti i ragazzi di Officina con varie iniziative, e con cui devo dire è un piacere collaborare, la loro voglia e l'attenzione che hanno posto sul recupero degli spazi, come luogo d'incontro tra le diverse generazioni, e il vivere il paese in modo più attivo, si sposa perfettamente con un progetto che da anni abbiamo in cantiere, chiamato agorà, a cui stiamo lavorando.
Stasera avete cominciato molto da lontano, addirittura dalla creazione del mondo...
si è stato divertente (almeno per noi), e spero anche per il pubblico, fingere un viaggio indietro nel tempo, per parlare, della situazione attuale, di quella che ormai è considerata l'unica vera piazza, la televisione.
Già dalla presentazione abbiamo deviato il discorso, con un sensazionale annuncio, chiaro riferimento a quello che si vede ormai un po' ovunque sugli schermi, troppo spesso si è alla ricerca del colpo ad effetto, sulla pelle e le disgrazie altrui.
Ed Adamo ed Eva chi sono? Nella vita Vito Mascolo e Giovanna Parlato, supportati dalla musica di Giusy Staiano, altra Murattrice che più che in parole, si esprime in musica, e con la sua chitarra ha dato un valore aggiunto a tutto, ma anche un altro interessante punto di vista.


Nel testo Adamo è il solito uomo televisivo, che è interessato solo alle forme, e non alla sostanza, Eva invece è più sognatrice, ma anche opportunista, cerca di usare, ma viene usata, chissà magari fino alla prossima nuova Eva, e non a caso, visto il tema della serata, ci sono poi altri soliti luoghi comuni, l'incomunicabilità, tra i due, che si allarga sempre più, lo sport per l'uomo e le spese pazze della donna, ognuno ricerca fuori quello che dovrebbe curare dentro, e insieme con l'altro/a.
Quanto pensi che sia passato di questo vostro messaggio?
In verità alla fine volevo svelare il gioco, ma poi ho optato in modo diverso, stiamo esplorando e sperimentando una forma di teatro che coinvolge molto più attivamente il pubblico, facendo in modo che ci metta molto di suo, alla fine il teatro è anche una personale visione, nella visione degli attori, quindi di altre persone, insomma anche il teatro è una piazza dove incontrarsi e discutere, prima durante e dopo.

Altri progetti?
Lasciami prima dire, anche se non sono se lo scriverai che tu caro Massimo, sei il nostro direttore della fotografia, quindi un Murattore a tutti gli effetti, e di questo ti ringraziamo, stasera inoltre, la preziosa collaborazione di Crescenzo Parlato ci ha permesso un bell'arricchimento tecnico e scenico pur nell'essenziale minimalismo espresso.
Riguardo ai progetti, come ben sai i ragazzi, hanno voglia di sperimentare cose nuove e non sempre divertenti, anche perchè fare ridere e facile, far pensare un po' meno, non mancherà nel nostro futuro ne l'uno ne l'altro, ma di sicuro ci saranno nuove strade da esplorare, e in questa piazza ritrovata speriamo di incontrare tanta gente.

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