A occhi chiusi è più facile traslare la mente rispetto alla realtà, immaginare di avere una persona che ti sfiora la pelle, prima con la punta delle dita poi sopra a compiacersi del tuo sapore. Lei gemeva sul letto, il suo respiro si faceva sentire sempre di più mentre la lingua del marito scendeva dal collo al petto, arrivava alla pancia e si fermava roteando attorno all'ombelico morbido e lei chiudeva gli occhi e sperava che il marito non si accorgesse di nulla e ad occhi chiusi è più facile viaggiare e lei si rivedeva nei boschi a stringere muschi e ciuffi d'erba per il piacere, sentiva il vento e qualche grillo e la sua schiena contro le rocce che premevano a farle male - ma mai aveva pensato di fermarlo, per una sera era stata padrona della notte -, e la lingua del marito adesso scendeva, scendeva a scoprire quella bugia che tante volte lei aveva provato a coprire con altri odori, olio d'oliva, sandalo, fiori ma questa volta no, non era riuscita a nascondere l'odore dei pini.Il marito si ferma, le sue mani non cercano più, la sua lingua si ritrae, i suoi occhi strangolano. Federico Orlando
I rami affilati tagliano, incidono, la pelle è corteccia che si stacca dalla carne, la bucano come aghi e nella foga i lamenti di dolore si mischiano ai passi pesanti che frantumano foglie secche, i versi degli uccelli complici sui rami e poi altri tagli e altri aghi tra le cosce nude e sulla schiena, il marito trascina il suo corpo tra le foglie morte, in una mano i capelli di lei, nell'altra l'accetta che quei boschi conoscono bene; e adesso lei è strisciante, nuda, le radici degli alberi le rigano la pelle, quegli alberi complici di passioni sbagliate, di frenesie sbagliate, di desideri e pruriti sbagliati e di quell'odore di pini che adesso sembra l'unica cosa vera e l'odore si fa più intenso, sempre di più, l'odore dei pini vorrebbe scavare, scavare dentro e abbattere strutture, distruggere e ricostruire.Tutto si ferma. Gli occhi di lei vedono solo foglie dal basso e una luna che crea suggestioni di morte, poi la voce del marito – mia piccola ragazza – dice – dove hai dormito la scorsa notte? - lei lo guarda e vorrebbe rispondere, gli occhi gonfi di ecchimosi e la gola pastosa di sangue, lei lo guarda ma non risponde e prima che l'accetta si abbassi, l'odore dei pini riempie i suoi polmoni e si attacca alla sua carne.
Where did you sleep last night - Nirvana
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