Il Muro di Sormano, è entrato nella leggenda del ciclismo internazionale come una delle salite più impegnative.
Era il 1960 quando l’allora Patron Vincenzo Torriani del Giro e della grandi corse nostrane era alla ricerca di qualche percorso per rendere più selettive le corse di allora e inserì il Poggio alla Milano-Sanremo, il Gavia al Giro d’Italia e il Muro di Sormano al Giro di Lombardia dopo il tradizionale passaggio sul Ghisallo.L’effetto desiderato fu ben oltre l’aspettative, questa multattiera di poco meno di 2 km con una pendenza media del 17% con punte al 25% si rivelò talmente dura da costringere i corridori dell’epoca a mettere il piede a terra e farsi spingere dal pubblico lungo il tragitto.
La strada e' molto stretta, sale in mezzo al bosco e ci sono solo quattro tornanti.
Abbandonato per anni è stato riasfaltato,chiuso al traffico e' una salita senza tregua, "semplicemente bestiale" come l'ha definita Ercole Baldini che nel 1962 ha stabilito ilrecord di scalata con 9' e 40''.
La caratteristica e' che si trova segnalato sull'asfalto ogni metro di altitudine,fino a quota 1107 mt.
Il percorso termina alla Colma di Sormano scollinando verso il piano del Tivano.
Lunghezza: 1,7 Km Dislivello:280mt. da 827 mt. s.l.m. a 1107 mt. Pendenza media: 17% Pendenza massima: 25%