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Muse Inquietanti, nuove storie e gialli con Carlo Lucarelli su Sky Arte HD

Creato il 21 dicembre 2015 da Digitalsat
Muse Inquietanti, nuove storie e gialli con Carlo Lucarelli su Sky Arte HD

Muse Inquietanti, nuove storie e gialli con Carlo Lucarelli su Sky Arte HDOmicidi, stupri, finti suicidi, furti, legami con la criminalità: la vita degli artisti e il mondo dell'arte sono fitti di misteri e di vicende spesso cruenti poco note al grande pubblico. Per svelare i tanti enigmi che ruotano intorno alla storia dell'arte da lunedì 21 dicembre alle 21.10 torna su Sky Arte HD con una nuova edizione le Muse Inquietanti, il programma che ha cambiato il modo di raccontare l'arte in tv.

Dall'oscuro suicidio di Borromini al parricidio compiuto dal visionario Richard Dadd, dall'incredibile storia delle teste di Modigliani al perverso rapporto tra Salvador Dalì e la sua musa Gala, dal misterioso assassinio di Johann Winckelmann allo stupro di Artemisia Gentileschi. Dieci nuove puntate condotte da Carlo Lucarelli che come un detective si metterà sulle tracce dei misteri irrisolti della storia dell'arte, rivelando al pubblico, con uno stile inconfondibile tra divulgazione e suspense, gli inquietanti retroscena e i segreti mai confessati che si celano dietro alle vite di celebri artisti e dei loro grandi capolavori. Si comincia lunedì 21 dicembre con "Il furto della Gioconda", una puntata che ricostruisce la clamorosa scomparsa del capolavoro di Leonardo dal museo del Louvre per mano di un insospettabile italiano mosso da ideali romantici e patriottici.

Muse Inquietanti è un format di Bottega Finzioni realizzato in esclusiva per Sky Arte HD da Ruvido Produzioni. Autori del programma: Carlo Lucarelli, Michele Cogo, Beatrice Renzi, Sara Olivieri, Francesca Gianstefani, Agnese Soverini, Claudia Mastroroberto, Paolo Baravelli, Eva Brugnettini, Francesca Tancini e gli allievi: Serena Facioni, Antonello Grassi, Michele Innocente, Roberto Di Stasio Lepre, Francesca Gangarelli, Simone Metalli, Marcello Pedretti, Marcello Trazzi, Alessandra Di Dio, Patrizia Gazzotti, Gianmarco Guazzo, Federica Rossi, Marco Lolli, Sabrina Molino, Federica Zattoni. Supervisione e story editing Carlo Lucarelli e Michele Cogo, collaborazione allo story editing Beatrice Renzi e Francesca Tancini. Consulenza storico artistica Francesca Tancini e Veronica Bassini.

LE PUNTATE
IL FURTO DELLA GIOCONDA - lunedì 21 dicembre ore 21.10
MODIGLIANI, UNA STORIA QUASI VERA - lunedì 11 gennaio ore 21.10RICHARD DADD, IL FIGLIO DI OSIRIDE - lunedì 8 febbraio ore 21.10
È la sera del 28 Agosto 1843 a Cobham, nel Kent. Due uomini passeggiano tranquilli dopo aver bevuto qualcosa in un pub della zona. Di colpo il più giovane dei due estrae un coltello e colpisce a morte l'altro per poi fuggire verso la Francia. L'assassino è Richard Dadd, uno dei pittori inglesi più promettenti dell'epoca, appena rientrato da un viaggio di dieci mesi in Medio Oriente ed Egitto che ne ha minato la salute mentale. Ha appena ucciso suo padre, Robert, a quanto dice lui su suggerimento del Dio egizio Osiride, che Dadd ritiene gli sia apparso durante la navigazione sul Nilo. Dadd verrà catturato in Francia ed estradato in Gran Bretagna vivendo da recluso per 43 anni tra il manicomio di Bedlam e quello di Broadmoor. Le sue opere, abitate da fate, insetti, folletti e strani personaggi, piene di particolari minuziosi e visionari, ci fanno precipitare all'interno degli oscuri meandri della mente di un uomo che, sconvolto dalla schizofrenia paranoide e in preda ad allucinazioni, non perde l'amore per l'arte e lo utilizza come unico mezzo di comunicazione con il mondo reale. Grazie all'arte risorgerà dalla tomba in cui è recluso.
FRANCESCO GRIFFO: L'INVENTORE DEL CORSIVO - lunedì 15 febbraio ore 21.10
Quella di Francesco Griffo, detto Francesco da Bologna, è la storia di un uomo che crea qualcosa che usiamo ancora oggi, e di un altro uomo che si appropria di questa invenzione, legandola fino a oggi al suo nome. Stiamo parlando del noto editore e tipografo Aldo Manuzio e dei primi libri stampati con caratteri corsivi. Come dice Umberto Eco, sono i primi "tascabili" della storia, dato che il corsivo permetteva di ridurre di molto le dimensioni dei libri. La storia è tutta nella relazione tra Francesco Griffo, incisore di caratteri, e il suo datore di lavoro, Aldo Manuzio, che ottiene dalla Repubblica di Venezia il privilegio di utilizzo esclusivo di questi caratteri per diversi anni. Griffo crea elementi che ancora oggi usiamo sulle tastiere dei nostri computer, il corsivo, i caratteri graziati, la punteggiatura come la conosciamo, eppure è un nome quasi sconosciuto ai più. Forse anche per la sua triste fine, dopo che ha ucciso suo genero nel corso di una lite, con l'aiuto di sua figlia, e dopo essere stato condannato a morte per impiccagione nel 1518. E' il 19 luglio del 1984, una mattina come tante, la figlia di Amedeo Modigliani, Jeanne, riceve nella sua casa di Parigi una lettera anonima. Chi la scrive ha paura, le annuncia che a Livorno verranno ritrovate delle sculture false attribuite a suo padre, delle teste. Jeanne, che è rimasta orfana a soli diciotto mesi, sa che ci sono numerose leggende che riguardano suo padre. È tutta la vita che lotta perché su Amedeo Modigliani si racconti la verità e perché la sua opera sia protetta dai falsari. Mentre Jeanne legge la lettera anonima, una draga sta perlustrando il Fosse Reale di Livorno alla ricerca di quelle teste che, secondo una leggenda, Modigliani stesso avrebbe gettato in quelle acque. Il 24 luglio vengono trovate due teste, e all'inizio di agosto viene recuperata anche la terza. I critici e gli esperti confermano l'autenticità in un clima di entusiasmo, mentre Jeanne Modigliani sconvolta decide di partire per Livorno, dove però arriverà mai. Tre giorni dopo infatti viene trovata morta in casa e qualcuno sospetta che la sua morte non sia accidentale. "L'ho fatto per motivi patriottici, volevo restituire alla mia patria il frutto dei saccheggi napoleonici". È il 21 agosto 1911 quando dalle sale del Louvre scompare la Gioconda. Tra i sospettati del furto ci sono anche personaggi famosi come Pablo Picasso e Guillaume Apollinaire. Invece, all'origine del furto, ci sono ideali patriottici e legami sentimentali. Vincenzo Peruggia è nato in provincia di Varese l'8 ottobre 1881 da padre muratore e madre casalinga. Si trasferisce a Parigi, dove fa l'imbianchino. Viene mandato al Louvre a fare dei lavori e lì decide che è ora di fare giustizia: stacca il dipinto dalla parete ed esce dal museo a piedi, con il quadro sotto il cappotto. Messa al sicuro l'opera sotto al letto nel piccolo appartamento dove alloggia, si reca al lavoro: la Gioconda resta sotto il letto di Peruggia per due anni. Ma quando nel 1913, Vincenzo decide di offrire l'opera a un mercante d'arte fiorentino, viene scoperto e arrestato. Al processo viene definito "mentalmente minorato" e la pena viene di fatto diminuita grazie soprattutto alle argomentazioni della difesa, basate sul patriottismo. Questo garantisce a Vincenzo qualche simpatia: lui stesso dichiara di aver passato due anni "romantici" con la Gioconda appesa in cucina. La Gioconda non viene rimandata immediatamente al Louvre ma viene esposta prima agli Uffizi a Firenze e a Roma, per poi ritornare in Francia, dove si trovava dalla prima metà del Cinquecento, dopo essere stata acquistata dal re di Francia Francesco I per 4000 ducati d'oro.

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