L’applicazione è stata presentata ad Archeovirtual, la mostra di Archeologia virtuale della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, che ogni anno espone le più avanzate tecnologie frutto del connubio tra l’archeologia e l’informatica.
Realizzato dall’Università di Bologna, Bravo mette in contatto il computer con il cervello, funziona su iPad e si basa sul programma e-learning Moodle.
L’utilità di Bravo non va sottovalutata, soprattutto perchè, secondo uno degli ultimi sondaggi del Cnr Istc, la gran parte delle persone che si reca in un museo termina la visita senza avere chiaro in mente cosa ha visto.