Museo Sorolla, per ritrovare la bellezza

Da Chechimadrid

Quando torno a Madrid a me mancano alcune cose dell’Italia, oltre la familia gli amici e il cibo.

Mi manca il marmo, mi manca una certa architettura, mi manca un dato tipo di eleganza e dettaglio che a Madrid non esiste, e non perché sia peggio o meglio dell’Italia ma perché è un altro paese, che ha un’idea diversa di eleganza e bellezza.

Allora quando io torno in questo paese diverso, la Spagna, e più concretamente nella sua capitale, Madrid, le prime ore mi scogliono pensando ai marmi, al romanico, al gotico, ai cibori di alabastro etc e mi sembra che non ci sia alcuna speranza per me tra il ladrillo loco, cioè le mattonelle pazze che rendono i tramonti su questa città di un rosso unico al mondo. E allora in queste prime ora di scoglionamento vado in cerca della bellezza, che oggi ho trovato nel Museo Sorolla.

Me meschina che in 6 anni a Madrid non avevo mai messo piede in questo straordinario museo!!!

Juaquin Sorolla è un prolifico artista della metà dell’ottocento, ritrattista, paesaggista, pittore realista con una forte impronta sociale e di denuncia, ma anche pittore della luce.
In quella che fu la sua casa madrilena sorge adesso il Museo Sorolla, dove per soli 3 euro si può godere di uno dei massimi esponenti dell’impressionismo mediterraneo

Quanta forza c’è in questi buoi che attraversano la spiaggia?
Su di essi la vela si trasforma in un puro esercizio cromatico e luminoso, su cui Sorolla riesce a plasmare le condizioni atmosferiche

Ma forse l’opera più interessante per me resta il suo autoritratto, uno sguardo penetrante e misterioso mentre da le spalle alle sue stesse creazioni. Quanto sei figo Juaquín!!

Per non parlare della bellissima parete decorata con acquasantiere: sono anni che dico a PischiOne che vorrei una parete cosi e lui si oppone. Solo Sorolla mi capisce!

Poi mi sono fatta una passeggiata fino al centro, e con orrore ho scoperto che in una delle strade del mio cuore, calle Zurbano, c’è la residenza delle Hermanitas de los Pobres, cioè delle Sorelline dei Poveri.

Come diremmo a Bari, dove siamo un po’ fissati con il sesso orale: MOCC ALLE SORELLINE DEI POVERI!!!
Hermanitas de los Pobres, perchè non andate a vivere in una zona che rispecchi il vostro nome ed i vostri ideali e fate vivere in calle Zurbano qualcuno di classe media-media che mai potrà permettersi manco un posto macchina lì, tipo me???? perchè??

Con questo enigma e con il cuore nuovamente ricolmo d’amore per Madrid chiudo il mio primo giorno del 2015 in questa straordinaria cittá.
Quanto ti amo, mia grande Madrid!


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