Certo, non è un museo che vanta dipinti o sculture artistiche, ma nel suo piccolo nasconde delle chicche affascinati, come la riproduzione di una farmacia del '700 (con annesso laboratorio Alchemico e un calco della famosa Porta Ermetica di Piazza Vittorio) , un torchio del '600 utilizzato per estrarre succhi dalle erbe officinali, ex-voto di epoca romana, una ampia collezione di strumenti medici inclusa una serie di trapani (sic!) per operazioni alla testa, ecc.
Notevole è poi il colpo d'occhio che si coglie nella Sala Flajani, con un terribile campionario di deformità della fine del '600 utilizzati a scopo didattico, così come la collezione di cere riproducenti parti del corpo umano della fine del '700, ed in particolare varie configurazioni di utero a grandezza naturale nei differenti stati della gravidanza.
Insomma, non proprio un vedere per stomaci delicati, ma di certo affascinante anche se forse i reperti esposti meriterebbero un allestimento meno polveroso dell'attuale.