Tutta l’attività di un account Facebook riassunta in pochi minuti di video: gli amici, le foto, i video, le note, i like e le parole che abbiamo lasciato in giro nelle stanze del social network più grande del mondo ricreate come se stessimo visitando il museo personalizzato della nostra vita sociale.
Questo è quello che promette di fare il progetto virale Museum of Me, l’applicazione creata dal colosso informatico Intel che ricostruisce un’esperienza visuale davvero coinvolgente (grazie anche alla musica azzeccata di Takagi Masakatsu unita alla grafica elegante) ricreando una sorta di moderno spazio espositivo della nostra esistenza digitale all’interno del quale potersi muovere – purtroppo in maniera non interattiva – come in un tour virtuale.
L’unica scocciatura – se così si può chiamare – è rappresentata dall’ingente mole di dati personali a cui l’algoritmo chiede accesso per poter ricostruire il proprio museo su misura. Il risultato, però, vale davvero il prezzo del biglietto anche in termini di privacy per immergersi anche solo per una volta tra i quadri con gli avatar dei propri amici, la grande stanza dei like, gli immensi videowall con le foto e i filmati caricati sul social network.