Un paio di giorni fa, ho ricevuto una mail urgente dal ministero degli Esteri che mi invitava a vedere un documentario sul musicista e compositore A.R. Rahman, il "Mozart di Chennai" che io ho scoperto soltanto quando Slumdog Millionaire ha vinto l'IOscar. La colonna sonora è sua e lo è anche la famosissima Jai Ho, diventata una sorta di inno dei giovani indiani.
Alla presentazione all'Habitat Center c'era anche l'artista che alla fine ha risposto ad alcune domande del pubblico. Onestamente, vedendolo e sentendolo dal vivo, non sembra affatto lo stesso genio della musica che si vede nel documentario. Non ho mai visto una persona più timida e impacciata!
Il film è prodotto dal Public Service Broadcastibng Trust (Psbt) e sponsorizzato dal ministero degli Esteri che in questi anni sta facendo conoscere la cultura, musica e arte indiana come strumento di 'soft diplomacy'. Cosa che dovremmo fare anche noi italiani per risollevare la nostra immagine dai clichè di pizza e mandolino, della mafia e, di recente, anche del bunga bunga.