Inizia da giovane a suonare come percussionista (djembe) e solo dopo iniziò a suonare il sassofono, fu allievo di Honorè Coppet.
Quando iniziò a suonare, la musica della Guinea rappresentava una avanguardia della musica africana. Da una parte alcuni musicisti si impegnavano a rappresentare le radici e la tradizione, dall'altra, i più giovani e talentuosi (di cui Barry era tra i principali esponenti) potevano sperimentare nuovi linguaggi e farsi contaminare da altre sonorità, prima tra tutte quella cubana.
Nel 1969 fu tra i fondatori, e poi direttore, della Kaloum Star Orchestra, un'orchesta nata a Conakry, frutto della collaborazione di giovanissimi musicisti (tutti ventenni), tra cui il chitarrista, e suo compagno (ancora oggi i due collaborano), Mamadou Camara. L'Orchestra pur continuando a suonare con grande intensità, diventò presto conosciuta ed apprezzata in tutta l'Africa Occidentale, incise solo tre singoli e un'unico album, nel 1997, Felenko (registrato in Francia).
Solo molti anni dopo, precisamente nel 2009, dopo oltre 50 anni di carriera, Mamadou Barry incide il suo primo album, chiamato Niyo, una miscela di Afro-beat, jazz e ritmi tradizionali.
Nell'album vi è anche una bella versione di uno dei classici del jazz, Take Five di Paul Desmond (standard del 1959, suonato da Dave Brubeck), reintitolato da Barry Africa Five. Oggi porta in giro per il mondo la sua musica accompagnato dal suo sestetto.
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