Forse è passato troppo tempo dai mitici anni '80, ma per chi come me stravedeva per la house music ascoltare Adeva non è mai troppo tardi. Io impazzisco letteralmente per la sua musica, perchè è legata in maniera inossidabile a uno dei periodi più belli della mia vita: l'anno 1989.Per quella forma di associazione che esiste tra pensieri, atmosfere e canzoni, Patricia Daniels, in arte Adeva, classe 1960 New Jersey, fa sicuramente parte di quel mio periodo.
Canzoni tratte dall'album "Audio Puzzle" come Musical Freedom - feat. Paul Simmons - nella quale viene campionato il discorso di Martin Luther King sulla liberazione dei neri dalla schiavitù (we'll be free at last) e Respect si sono distinte nettamente dalle altre produzioni musicali di allora, sia in America che nelle più rinomate charts europee.
Quando riascolto Adeva finalmente per intero grazie a
youtube e non più su quei pezzi rubati frettolosamente su audiocassetta da
Radio Italia Network, non posso fare a meno di pensare ai meravigliosi e soleggiati pomeriggi liceali, ai giochi della gioventù, a quando corsi nella gara dei 1000 metri, ai compagni di scuola e a quei 4 gatti di alunni maschi che stavano in classe con me, essendo il mio un liceo classico, alle versioni di greco e latino fatte con lo stereo a tutto volume, alle puntate del dopopranzo della soap
La Valle dei Pini, alla primavera ...
Rintracciare
Musical Freedom sul web è stata un'impresa non da poco. Mi sono ricordato che
Florence and The Machine ne cantava una strofa in "You've got The Love" (
sometimes I feel like throwing my hands up in the air) e il gioco era fatto. Una piccola ricerca su
google ha permesso di risalire finamente a questo brano che la radio in quel lontanto giorno dell'89 aveva tagliato a metà per scoprire che c'era ancora un lungo, bellissimo viaggio tra le note a completarlo.
"Musical Freedom" full version