Tutto condivisibile. Mi permetto di esortarvi a sostituire alla parola “musicista” la parola “scrittore” e il gioco è fatto :)
Grazie a Daniele Galassi per la stimolante domenica mattina
Chiara
E’ un po’ che lo voglio dire. E oggi lo dico. E forse qualcuno, ammesso che qualcuno legga fino in fondo, si incazzerà o si risentirà. Pace. Tutti i musicisti, professionisti e non, hanno un tratto in comune: frignano.
Non ci pagano. Non c’è pubblico. Non si suona. Non c’è feedback. I tour non sono remunerativi come una volta. Non si vendono più i dischi. Non ci sono i locali. E che cristo, non ci sono manco più le groupie.
Tutto vero. Ma in questa situazione melmosa, qualche responsabilità dei musicisti stessi io inizio a vedercela.
Mi domando: cosa fa il musicista nell’era del web 2.0?
Mi rispondo: SI FA UN MARE DI SEGHE 2.0
Mi traduco: posta di continuo contenuti su sé stesso. Sé stesso che suona, sé stesso che trascrive, sé stesso che edita, campiona, mixa, masterizza, coverizza, xxx-izza. Sempre sé stesso. Non mi riferisco a quando pubblica la sua musica…
View original 635 altre parole