Mutui a tasso fisso o variabile? Ciarlariello: “Meglio il misto”

Creato il 27 marzo 2012 da Mutuonews

Ciarlariello: "Banche disponibili sui mutui"

I consigli del Vice President Sales&Products di ING Direct

La stretta degli istituti di credito intorno alla concessione dei mutui. A pagarne le spese (non solo in senso figurato) sono soprattutto i giovani, in particolare chi non gode di un contratto a tempo indeterminato: fasce esposte nella stragrande maggioranza dei casi ad un netto rifiuto da parte delle banche. Ma è davvero una situazione così grave nella sua omogeneità? O si tratta solo di “No” isolati? Giovanni Ciarlariello, Vice President Sales&Products di ING Direct, invita a riflettere in una intervista rilasciata ad Osservatorio Finanziario.

Da qui si estendono molte delle accuse rivolte alle banche. Come mai, a fronte di prestiti da centinaia di miliardi ricevuti, con tanto di tassi agevolati, esse decidono di non reinvestire sul mercato tramite prestiti, mutui e finanziamenti, proprio mentre molte imprese e famiglie sono con l’acqua alla gola. “Anche in questo caso la situazione è complessa. L’European Banking Authority (Eba, ndr) ha chiesto dei sostanziosi aumenti di capitali, che per alcune banche arrivano anche a 15 miliardi di euro. Si capisce il perché in questa fase si preferisce tenere molta liquidità a deposito”.

Ciarlariello descrive infine quanto sta accadendo in seno alla Ing Direct, dove “l’erogato negli ultimi due anni è rimasto stabile, anche se con tassi adeguati al mercato. Fisso o variabile? Consiglio il misto. Si parte con un fisso di 5 o 10 anni e alla scadenza si sceglie,e ventualmente, di rinegoziare“.