Dunque tassi in calo, ma spread, (per chi si domanda cos’è lo spread: è il tasso finale applicato dagli istituti di credito), che s’impenna. Ad entrare nel particolare della questione è Egidio Vacchini, amministratore delegato di Progetica, che in un’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’ prova a spiegare quel che sta accadendo all’interno del mercato dei mutui del bel paese.
‘Nei giorni scorsi è giunta la notizia del taglio del rating da parte di Moody’s all’Italia, un processo che ha toccato anche le sue banche principali. Questo stato di cose ha inevitabilmente inciso sull’aumento dello spread applicato dagli istituti di credito. E’ anche vero che i tassi applicati ai mutuatari dipendono da numerosi fattori: ad esempio le politiche commerciali dei singoli istituti principalmente, ma anche dal fatto di aver disponibile denaro acquistato in momenti meno complessi’.
Roberto Anedda, vicepresidente di Mutui Online, descrive, sempre a ‘La Repubblica’, una situazione che per i clienti potrebbe diventare ancora più nefasta. ‘Nelle prossime settimane i tassi potrebbero superare stabilmente i due punti percentuali. E questo per tutti i tipi di prodotto. Dietro a tale comportamento può leggersi l’intenzione delle banche di non forzare la mano sui mutui, restare cioè alla finestra in attesa di periodi più floridi’.
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