Qual è il processo che sta avvenendo in questi mesi? Si tratta dell’aumento dell’ormai famigerato spread. Un valore che da luglio 2011 a settembre 2011 è praticamente raddoppiato passando dall’1,5% al 3%. Il tasso cambia da un istituto di credito all’altro, quindi prima della firma sul contratto è sempre bene effettuare una approfondita analisi delle offerte delle varie banche. Anche un solo punto percentuale può costare assai caro.
Il vice-presidente di mutuo online.it, Roberto Anedda, descrive, in una intervista rilasciata a ‘Il sole 24 ore, una situazione che fa intravedere ancora nubi all’orizzonte. ‘La ripresa non è vicinissima’ avverte Anedda ‘c’è il rischio che questo stato di cose vada avanti ancora per due o tre anni. Consiglio di evitare i mutui con Cap (ovvero il tetto oltre cui il mutuo con tasso variabile non può salire, ndr). Lo spread infatti è meno vantaggioso rispetto a quelli applicati in casi di variabile semplice. C’è solo un istituto che oggi applica un cap del 5,5% mentre la maggior parte orbita intorno al 6’.
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