Mutui, spread in salita. Evitare il Cap

Creato il 07 ottobre 2011 da Mutuonews

La crisi dei mercati sta avendo gravi conseguenze sui mutui. Il collasso generale ha generato infatti un momento difficile direttamente legato a quanto accade nelle arene economiche internazionali. Ne sa qualcosa chi in questo periodo sta cercando di stipulare un prestito fiduciario: i tassi d’interessi, infatti stanno salendo alle stelle. Insomma, scegliere il tipo di mutuo sta diventando un compito alquanto difficile. La colpa è dello spread, quello applicato dagli istituti di credito alle operazioni di prestito fiduciario ipotecario e che viene sommato al costo del denaro, in rapida ascesa.

Qual è il processo che sta avvenendo in questi mesi? Si tratta dell’aumento dell’ormai famigerato spread. Un valore che da luglio 2011 a settembre 2011 è praticamente raddoppiato passando dall’1,5% al 3%. Il tasso cambia da un istituto di credito all’altro, quindi prima della firma sul contratto è sempre bene effettuare una approfondita analisi delle offerte delle varie banche. Anche un solo punto percentuale può costare assai caro.

Il vice-presidente di mutuo online.it, Roberto Anedda, descrive, in una intervista rilasciata a ‘Il sole 24 ore, una situazione che fa intravedere ancora nubi all’orizzonte. ‘La ripresa non è vicinissima’ avverte Anedda ‘c’è il rischio che questo stato di cose vada avanti ancora per due o tre anni. Consiglio di evitare i mutui con Cap (ovvero il tetto oltre cui il mutuo con tasso variabile non può salire, ndr). Lo spread infatti è meno vantaggioso rispetto a quelli applicati in casi di variabile semplice. C’è solo un istituto che oggi applica un cap del 5,5% mentre la maggior parte orbita intorno al 6’.

Articoli interessanti :

  • Mutui a tasso variabile con cap convengono davvero?
  • Mutuo con Cap: Conviene?
  • Qual è il mutuo più richiesto dagli italiani?
  • Mutui fissi e variabili, i consigli