IL WHITE HUNTER
Cappello con fascia leopardo, foulard, Ray Bahn, sahariana e stivali, vuole andare sui Virunga e all’Akagera nello stesso tempo, ma con il 4 x 4 da Camel Trophy che ha preso a nolo sogna di arrivare al Serengeti. Gli piacerebbe sparare, ma deve accontentarsi delle foto. Di solito finisce calpestato da un bufalo inferocito come Francis Macombe, il loser di Hemingway.
QUELLO CHE I JEANS VANNO BENE DAPPERTUTTO
Se gli aprite la testa, trovate questo ragionamento: siccome una volta i bianchi in Africa rompevano le scatole con caschi, abiti bianchi e stivali, io faccio vedere che si può benissimo circolare in jeans, T-shirt e thong. E’ il tipo che scala l’Everest in jeans, attraversa il deserto in jeans, va al Polo Nord in jeans, affronta la giungla in jeans. Di solito mobilita le squadre di soccorso, gli conviene essere assicurato.
IL TORSO NUDO
Appartiene alla razza che, quando la temperatura supera i 15 gradi, si mette in mutande. Di solito viene dalla banlieue di Manchester o di Birmingham, è bianco come un’aspirina e perennemente sbronzo. Evidentemente non conosce gli effetti del sole di montagna in Africa. Li scopre quando finisce all’ospedale con ustioni di 3° grado.
IL PUTTANIERE
Generalmente svizzero o belga, è grosso, rosso, pelato e vorrebbe fare un po’ di turismo sessuale. Poveretto, non sa che da noi la legge punisce puttane e clienti con reclusione da 3 mesi a 7 anni e multe fino a 800.000 RF. Quando mi vede con mia moglie e mia cognata, decide che ho una donna di troppo e tenta l’abbordaggio. Abbiamo una tecnica collaudata: ordiniamo da mangiare e da bere, ci rimpinziamo per bene e poi ce ne andiamo lasciandogli il conto da pagare.
LA CORNUTA
Guarda le donne nere con odio e si capisce perché. Una di loro le ha fottuto il marito e non calzava nemmeno Prada.
IL TERZOMONDISTA
Cerca dappertutto bambini scheletrici da sfamare. In alternativa si accontenterebbe di qualche lebbroso. Ha il terrore di essere razzista, tratta i boy come se il servo fosse lui. Crede a tutte le balle che gli raccontano, anche le più incredibili. Di solito finisce spennato da un marmocchio che gli chiede i soldi per curare la mamma con l’AIDS.
IL RAZZISTA
Dice continuamente: “Non sono razzista.” Crede che tutti gli autoctoni siano stupidi e ignoranti. Se ne incontra uno che ne sa più di lui, dice che parla troppo.
L’OUT OF AFRICA
Appartiene al virtuale club di Karen Blixen: gonna lunga, cappello con il velo, camicetta ricamata. Si crede ancora in colonia, le piacciono i boy in livrea, le zanzariere, i candelabri d’argento. Copia Karen in tutto, compresa la blenorragia.
Dragor