Al numero 9 di Linden Strasse, a Berlino, all’interno di quattro incombenti mura, c’è uno spazio vuoto. Un vuoto popolato da migliaia di anime.
Uno spazio di memoria in cui l’uomo può entrare. Diecimila facce di acciaio stese sul pavimento, come foglie cadute, che ti guardano dal basso.
Sanno che presto, come in tutte le guerre, si finirà con il calpestarle ascoltando il loro dolore, le loro grida e avvertendo la loro angoscia.
E’ un’installazione dell’artista israeliano Kadishman.
Quei 10.000 volti di acciaio sono lì per rappresentare non solo gli ebrei ma le tante vittime di odio e violenza nel mondo.
Ogni visitatore è invitato a camminare lungo quel tragitto. Non abbiate paura di “interagire” con essa. Non è mancanza di rispetto come alcuni possono pensare. E’ una installazione, è l’arte al servizio della percezione e della riflessione.
Dopo il rumore echeggiante di quei volti d’acciaio sotto i piedi, noi usciremo da quella stanza. Quelle anime non avranno avuto la possibilità di vedere la luce.
Judische Museum
Lindenstraße 9-14, Berlino
8 euro