Justin March, della saga inedita Gameboard of the Gods
.Occupazione: Chiamiamolo semplicemente uno... studioso. Conosce qualsiasi tipo di mitologia e religione nel RUNA.
.Altre notizie: All'inizio del libro viene notato da Mae come sia di razza mista (probabilmente un viso in cui si mischiano tre generazioni di etnie differenti). È un rubacuori dalla battuta pronta ed è estremamente intelligente, inoltre tiene molto ai propri cari nonostante a volte faccia scelte davvero stupide. Ha due corvi molto pettegoli... in testa.
Citazioni degne di nota...
- Mae scrollò i capelli dietro una spalla e tornò a sedersi tra i primi posti dell'aereo. "Hai visto?" Brontolò Justin. "Quella cosa dei capelli? Sono abbastanza sicuro che le ragazze come lei lo imparino a scuola."
- Il suo sorriso si spense. "Potrebbero diventare pericolosi un giorno. È meglio fermarli ora." "Perché sembri così insicuro, allora?" Il suo comportamento non aveva senso. "È solo triste, tutto qui." Justin fissò lo sguardo fuori dalla finestra. "Le sue certezze significano molto per lui." "Sono certezze in un'entità fittizia," gli ricordò lei, riacquistando la sua attenzione. Gli occhi di lui scavarono nei suoi. "Ci credi davvero?"
- Le sfiorò una guancia. "Sei tu l'unica che può controllare la tua vita." Le sue parole la avvolsero, sfiorandola lì dove pochi erano riusciti ad arrivare.
*** Questo libro. Oh, questo libro. L'ho amato e non vedo l'ora di avere tra le mani il sequel, per cui essenzialmente morirò. Mi troverete stesa in mezzo alla strada a gridare per la tortura a cui la Mead mi sottopone: questo se la dolce Richelle non si deciderà a darmi ciò che voglio. E io voglio Mae e Justin, Richelle. Li voglio. Ora. P.s. Henry Cavill for Justin March. E sì, è l'attore che ha interpretato l'ultimo Superman!