Grazie a 30 anni di lavori di restauro, questa meravigliosa Chiesa, la cui prima pietra fu posata nel 1503, torna oggi al suo splendore con più di 4000 metri quadrati di affreschi e dipinti riconducibili in buona parte a Bernardino Luini e alla sua scuola e un organo del 1557 realizzato da Gian Giacomo Antegnati.Fino a pochi anni fa ospitava il più grande monastero dell'ordine delle benedettine della città.La sua unicità sta nell'estensione della superficie dipinta, nonché dalle pareti affrescate fino alla volta che richiama le decorazioni del Duomo.
Un vero spettacolo da non perdere anche per chi, come me, non ha una profonda conoscenza dell'arte, ma che sa comunque apprezzare ciò che i grandi maestri del passato ci hanno lasciato in eredità.
All'interno della Chiesa, inoltre troverete dei bravissimi e gentilissimi volontari del Touring Club Italiano pronti a spiegarvi, più o meno nel dettaglio, ogni particolare delle opere che vi troverete.