My MIA (Milan Image art Fair) - I

Da Dollculture
For the second time I visited MIA Fair, and I could go to the opening. Although not all is pure photography, there (I mean also installations and mixed media works are exhibited, and thematic books are a true feast), I had my dollcultural expectations to be fulfilled. And they did. I already knew Gabriele Corni’s series ADOPERABILI, at MIA curated by Galleria OltreDimore. “The dolls are reflections of our own needs” is the artist’s statement. But seen in real scale, these hyperreal images hypnotize the observer with their whiteness and their features. Every knows that dolls don’t have true genitalia (not even when they aare anatomically correct and accessorized sex dolls) and Corni’s dolls seemingly don’t as well. They are perfect and perturbing. The are dolls and objects and subjects. 
ADOPERABILI is also a fine art catalogue, published by www.oltredimore.it*
Per la seconda volta ho visitato MIA Fair, andando all’inaugurazione. Benché non tutto lì dentro sia pura fotografia (i.e. anche istallazioni e opere in materiali misti sono esposti, e poi ci sono i libri tematici che sono una festa), avevo le mie attese dollculturali da soddisfare. Così è stato. Conoscevo già la serie ADOPERABILIdi Gabriele Corni, al MIA curata dalla Galleria OltreDimore. “La bambole sono l’immagine riflessa delle esigenze di chi sta dall’altra parte”, afferma l’artista. Ma viste dal vero, queste immagini iperreali ipnotizzano l’osservatore col loro candore e i loro tratti. Le bambole, si sa, non possiedono veri genitali (neanche quando sono sex dolls anatomically correct and super-accessoriate) e a quanto sembra nemmeno le bambole di Gabriele Corni. Sono perfette e perturbanti. Sono bambole e oggetti e soggetti.

ADOPERABILI è anche un catalogo d’arte, edito da www.oltredimore.it
Stay tuned for my next MIA Fair posts… * altri MIA fair post in arrivo…