“My Serenity” è il secondo volume della serie contemporary new adult romance di M. Clarke, abituata a scrivere storie dolci, con un tocco passionale. Pur se si tratta di un companion al primo volume, “My Clarity” pure ve ne consiglio la lettura in sequenza, per evitare spoiler. Infatti Elijah e Alex saranno molto presenti. Un libro che pur essendo molto carino, non mi ha entusiasmato, non come altri della stessa autrice, non so se perché non era il momento giusto per me per leggerlo o se in effetti la storia è molto lenta, ma ecco non mi è piaciuto come avrebbe dovuto.
Quando la tragedia colpisce, Seth Stewart è costretto a tornare a casa dopo la morte dell’amato padre. L’inaspettata disgrazia lo costringe a prendersi cura della carrozzeria e del ristorante di famiglia e Seth deve rinunciare ad un prestigioso tirocinio dopo il suo primo anno alla Berkeley Business School. Quando si incontra con la sua prima cotta dopo il suo ritorno, Seth si chiede cosa mai sia potuto capitare a Josefina Anders. Josefina ha nascosto molti segreti, ma si vergogna troppo per condividerli con qualcuno, soprattutto con Seth. Quando si rincontrano, sente il bisogno di rivangare il passato anche se lei sa che lui non potrà accettare il suo oscuro passato. Le cose sono anche più complicate quando sua madre si rifà viva, come pure il suo ex molto possessivo, che decide di distruggere di nuovo la sua fragile esistenza. Potrà la connessione di Seth con Josefina essere forte abbastanza per vedere oltre i suoi segreti, o si accorgerà che non può far rivivere una vecchia fiamma?
L’idea della Clarke è buona, prendere due ragazzi alle soglie dell’età adulta, con la fine del college e tutto il potenziale per iniziare una nuova fase della propria vita e dar loro un passato forte, come quello di una infanzia trascorsa insieme. Ma non basta avere una buona intuizione per rendere avvincente un romanzo, una romance, una storia d’amore. Quello che manca a “My serenity” è il guizzo che trasforma un libro in qualcosa di speciale da leggere assolutamente. Razionalmente questo libro è piatto, non succede quasi nulla e visto che l’ho letto tempo fa ammetto di ricordarlo pochissimo, i dettagli sfumano e si perdono in pagine in cui loro si si incontrano, ma in cui non succede niente. Seth sta ancora elaborando il lutto per la prematura morte del padre, ed è tornato a casa per prendersi cura della sua famiglia, prendendo il controllo dei loro affari, un ristorante e una carrozzeria. Seth è il classico bravo ragazzo, che non si tira mai indietro quando bisogna affrontare i problemi, sicuro, affidabile, affascinante e anche un po’ imbranato, di quelli che ti viene da sorridere per le loro mancanze. Seth cerca di nascondere il suo dolore di fronte agli amici, non vuole la compassione di nessuno, anzi vuole dimostrarsi sufficientemente forte da spezzare le catene che lo tengono avvinto. Incontrare la ragazza per cui aveva una cotta alle elementari diventa una esperienza per mettersi alla prova, nonostante il suo desiderio recalcitrante di salvarsi da storie senza significato. Josie è una ragazza forte, che ha fatto i conti con il suo passato, con una madre che di certo non le è stata vicina e da cui è scappata alla prima occasione buona e un eventi che ancora rischiano di segarle le gambe. Non è semplice fare i conti con le conseguenze di certe azioni che sicuramente segnano, cambiano e trasformano, ma Josie sembra uscirne più forte. Devo dire che la seconda storyline, collaterale alla prima, si ha dato movimento alla trama, ma dall’altra parte non aveva lo spazio sufficiente per essere sviluppata al meglio e il tutto risulta irreale e sospetto. Ne sono rimasta allibita e francamente non ho molto condiviso le scelte dell’autrice circa il destino di Josie. Ammetto che inizio valutare negativamente situazioni in cui la donna non viene trattata con la dignità che si merita, di cui ha diritto, anche in caso di situazioni negative, anche quando non è il protagonista maschile ad essere in difetto.
Fanno la loro comparsa anche i protagonisti del primo volume della serie, che si uniscono alla festa e di cui scopriamo il futuro, regalando una bella sorpresa. Lo stile della Clarke è molto scorrevole e conduce il lettore per mano, senza perdersi, in un’ambientazione tipicamente americana, senza grossi connotati, che potrebbe appartenere a una qualsiasi cittadina.
Il particolare da non dimenticare? Un tavolino da pic-nic…
Una romance che si lascia leggere in fretta, adatta a questi quieti pomeriggi estivi, senza grossi intrecci di trama, forse con un po’ troppa angst, per una romance così tenera.
Buona lettura guys!
Ringrazio molto Mary Ting per avermi regalato l’opportunità di leggere questo libro in anteprima in cambio della mia onesta opinione.
La serie “My Clarity”: