Da un gioco per passare il tempo è nata una tendenza. Oggi il berretto myboshi impazza tra giovani, sportivi persone di tutte le età. Fare la maglia” non è più solo cosa da nonne, è un modo sempre attuale di scaricare lo stress, dar sfogo alla propria creatività e abilità e sentirsi parte di una community. Colorato o in tinta unita, con o senza pompon, con visiera o con le trecce, ognuno può creare in sole 3 ore il proprio, unico boshi (berretto, in giapponese), un accessorio a cui non poter più rinunciare.
Thomas e Felix sono diventati un vero caso… Intervistati ovunque, invitati ad eventi, seguiti da oltre 25.000 fan su FB e da centinaia di neofiti dell’uncinetto che da ogni paese inviano orgogliosi le immagini delle loro creazioni. myboshi non è solo un berretto ma un simbolo di vita, senza barriere e stereotipi, tanto da conquistare anche il pubblico maschile. Il successo del brand nasce in Germania per arrivare poi in Francia, Regno Unito, Austria e Svizzera ma anche in Australia, USA e Cile.
Da ottobre myboshi sarà anche in Italia, grazie a DMC, azienda francese di filati con oltre 250 anni di storia. Sarà distribuito in oltre 1.000 mercerie e negozi di hobbistica 36 varianti di colore tra giallo, arancio, rosso, blu, bianco, nero, nonché una gamma di colori neon.
Fare un myboshi è un gioco da ragazzi, bastano i punti base come quello a catenella e la mezza maglia alta e i seguenti ingredienti: 3 gomitoli di lana myboshi, 1 uncinetto n.6, le istruzioni myboshi (in due versioni: mini-libro 3 creazioni/libro 15 creazioni), 3 ore di tempo e… libero sfogo di creatività!