Innanzitutto ringrazio chi ha avuto fiducia in me e mi ha proposto collaborazioni che proseguono tuttora. Grazie quindi a Fabio Albertario, del blog Estropico, al quale dedico un post ogni mese. Grazie a Elisa Manacorda e Tiziana Moriconi di Galileo, che mi hanno dato la possibilità di scrivere per un giornale di scienza tra i più letti in Italia, e l’opportunità di confrontarmi con un pubblico più ampio e generalista. Un enorme ringraziamento va anche a Fiammetta Di Vilio, che ha creduto così tanto in me da chiedermi di scrivere un articolo per il primo numero della sua nuova rivista Tecn’è.
Grazie anche a Keith Grimaldi, un professionista serio e una persona per bene, con il quale ho avuto il piacere di discutere di test genetici, ma anche di politica, sport e scienza in genere. Come dimenticare poi i blogger Peppe Liberti (Rangle), Palo Gifh (Il chimico impertinente) e Gianluigi Filippelli (DropSea)? Insieme a Peppe (e ad Amedeo Balbi di Keplero) ho compiuto l’eroica impresa di portare Research Blogging in Italia, mentre Paolo e Gianluigi sono stati degli eccellenti interlocutori quando si è parlato di comunicazione della scienza e si è fantasticato di progetti più o meno ambiziosi.
Sento il bisogno di ringraziare anche i longevisti Alberto Arbuschi e Bruno Lenzi, con i quali ho discusso di genetica e di futuro. Grazie a Marco Dotto e a Giovanni Dall’Olio, giovani ma già esperti del mondo della genomica, e grazie anche ad Alessandro Ferrari, per aver condiviso con me i suoi progetti “social” che pian piano realizzeremo. Mando invece un grande in bocca al lupo a Eleonora Viganò e a Mirella Pellegrini. In modi diversi, entrambe volete dire la vostra nel difficile mondo della divulgazione scientifica: vi auguro di riuscirci! Grazie a tutti quelli che si sono affidati a me per un consiglio in materia di test genetici, e in generale a chi ha voluto rendermi partecipe dei suoi pensieri e delle sue riflessioni. Meritano una menzione particolare Mary Carmichael, Mary Mangan, Michael Muller e tutti quelli che hanno letto, linkato o commentato il mio blog pur non conoscendo l’italiano. Pensare che qualcuno abbia fatto lo sforzo di leggere l’orribile traduzione di Google Translate non può che farmi onore!
Grazie a tutti i miei fan virtuali, quindi, ma anche a quelli “reali”, come Sabrina, Letizia, Valentina e Cristina.
Grazie a tutti i miei lettori che mi seguono su Twitter, su Facebook e a quelli che leggono i miei feed su Google Reader, ma grazie anche ai lettori anonimi, quelli che mi visitano spesso e quelli che sono passati qui una volta per sbaglio. E grazie anche a te, che sei arrivato in fondo a questo post noioso.