Myself Yourself

Creato il 20 ottobre 2011 da Shoras @kinjoanime

Myself Yourself nasce primariamente come visual novel per Playstation 2, ma prima ancora del gioco, sono stati rilasciati sia una light novel che l’anime. Quest’ultimo è composto da 13 episodi che sono stati rilasciati nel periodo tra l’ottobre e dicembre del 2007, mentre il gioco è stato rilasciato a dicembre dello stesso anno.

Probabilmente quest’opera dello studio Dogakobo risulterà sconosciuto ai molti e solo in pochi avranno avuto l’occasione di poterlo vedere, non per questo però non ha il diritto di avere un piccolo spazio attraverso questa mia recensione.

Il tema trattato in questa storia è un classico in questo genere, una storia sentimentale che però racchiude piccoli e grandi drammi della vita da adolescenti. La solitudine, l’amicizia, l’amore e la morte sono i principali motori che fanno muovere la storia.

Trama

Hidaka Sana è un ragazzo che da bambino viveva in una piccola cittadina chiamata Sakuranomori (桜乃杜, in realtà non esiste ma è solo un luogo immaginario in cui è stata ambientata la storia), dove aveva degli amici di giochi, tra cui anche Nanaka, una bambina che studiava il violino.

Purtroppo però Sana, fu costretto a lasciare la città e salutare i suoi amici, nella speranza che un giorno avrebbe potuto rincontrarli.

Dopo 5 anni, Sana, che ormai ha 16 anni, riesce finalmente a tornare nella cittadina in cui si trovavano i suoi vecchi amici di infanzia. Fin da subito riesce a riprendere i contatti con i gemelli Wakatsuki e Aoi. Ma quando si trova davanti a Nanaka, non riuscendo a riconoscerla, crea un equivoco che infastidisce notevolmente la ragazza.

Per Sana sarà difficile riuscire ad avvicinarsi nuovamente a Nanaka perché questi 5 anni sembrano averla cambiata radicalmente. Inoltre un oscuro evento aleggia sui loro passati, qualcosa che probabilmente li ha segnati entrambi.

Personaggi

Hidaka Sana (日高 佐菜, doppiatore: Tachibana Shinnosuke): È il protagonista di Myself Yorself, dopo 5 anni è tornato a Sakuranomori, stavolta però da solo, senza la sua famiglia. Nonostante viva da solo ha comunque l’abitudine di fare il classico saluto giapponese: tadaima (sono a casa). Riceve spesso chiamate da sua madre che si accerta che il ragazzo stia bene. Sta sempre con un orologio al polso da cui non si separa mai, nemmeno quando va in piscina, probabilmente in esso è racchiuso qualche segreto che non vuole rivelare. Sana è un bravo ragazzo ma a volte ingenuo, la sua innocenza fa spesso irritare Nanaka che a volte fraintende i suoi atteggiamenti.

Yatsushiro Nanaka (八代 菜々香, doppiatrice: Koshimizu Ami): Vive da suo zio e lo aiuta a gestire il tempio. Ha un particolare attaccamento nei confronti di Sana e quando lui ritorna e non la riconosce va su tutte le furie. Da quello che ricorda Sana, lei è molto cambiata e sembra che qualche problema del passato la attanagli, qualcosa che probabilmente gli altri sono a conoscenza, ma nessuno vuole parlarne. Da piccola suonava il violino ma adesso non lo fa più. Nanaka è una ragazza testarda e tende sempre a fraintendere, ha un carattere fragile e anche se cerca di non darlo a vedere, per Sana prova qualcosa di diverso di una semplice amicizia.

I gemelli Shūri e Shūsuke Wakatsuki (若月 朱里・修輔, doppiatori: Tamura Yukari e Koyasu Takehito): Shūri e Shūsuke sono rispettivamente una ragazza e un ragazzo, entrambi amici di Sana, inoltre quest’ultimo è anche il suo migliore amico. I due fratelli, anche se si punzecchiano l’un l’altro, in realtà sono molto legati e entrambi vivono il disagio familiare con il loro padre. Hanno un carattere molto simile, tutti e due sono sempre allegri e vivaci fuori, ma nascondono la loro vera situazione agli altri. Si impegnano entrambi nel cercare di far riconciliare Sana e Nanaka.

Oribe Aoi (織部 麻緒衣, doppiatrice: Kaneda Tomoko): Aoi è la più grande del gruppo anche se in realtà, sia come carattere che come altezza, sembra la più piccola (a parte il seno decisamente prosperoso). Abitando vicino a Sana viene spesso a svegliarlo la mattina e a cucinargli qualcosa da mangiare. Ama molto leggere, è vivace e goffa, nonostante il suo carattere da bambina, è una persona affidabile e disponibile con gli altri.

Mochida Hinako (持田 雛子, doppiatrice: Murata Ayumi): Hinako è una bambina di 10 anni (ma durante la storia ne compie 11) e dopo essere stata aiutata da Shūsuke, mentre era presa di mira da dei bulli, si è perdutamente innamorata di lui. Dopo essere stata gentilmente rifiutata da Shūsuke, si avvicina a Sana e per il suo compleanno, dato che a casa sua non c’era nessuno, va da lui.

Hoshino Asami (星野 あさみ, doppiatrice: Nakahara Mai): Hoshino incontra Sana in occasione della riunione dei rappresentanti di classe e da quel momento i due si avvicinano molto. Questo avvicinamento tra i due è il motivo dei continui fraintendimenti e le continue gelosie di Nanaka. Ha una personalità all’apparenza molto gentile, inoltre fa anche del volontariato in un centro per gli anziani.

Giudizio

Il mercato giapponese sforna all’anno una quantità considerevole di produzioni animate, molte di esser sono destinate a finire nel dimenticatoio e tirate fuori sporadicamente dai guru durante le loro disquisizioni, ben poche invece rimangono nel cuore e fanno sentire il suo eco per gli anni a seguire.

Purtroppo Myself Yourself è sicuramente più vicina alla prima categoria non tanto perché sia una pessima opera ma più che altro perché non ha elementi che la contraddistinguono da altri.

Le animazioni sono nella sufficienza (paragonati al periodo in cui sono usciti), la storia non è banale ma nemmeno travolgente, le musiche sono anonime e i personaggi vanno a confondersi con altri ben più noti appartenenti a serie anch’esse più popolari.

Ad esempio Nanaka per molti versi mi ricorda Madoka di Orange Road (conosciuta in Italia come Sabrina di “È quasi magia Johnny”), non tanto per il disegno, ma per il suo carattere e le sue trovate.

Nonostante ciò ho gradito questa serie, soprattutto nelle puntate finali quando i nodi vengono al pettine, facendo finalmente chiarezza su cosa ha portato Sana a tornare a Sakuranomori e cosa realmente accadde quella tragica notte a Nanaka. Peccato però che tutto ciò è stato fatto in unica e sola puntata, dove anche il lieto fine doveva trovare posto (se un lieto fine deve esserci).

Per concludere faccio presente che vengono trattati anche alcuni argomenti piuttosto forti come l’omosessualità, l’incesto e il suicidio anche se però trattati in maniera leggera e nemmeno troppo approfondita.

Consiglio finale: se vi piacciono le storie d’amore di giovani ragazzi con qualche dramma, dateci un’occhiata potreste gradire le vicende di questo gruppo d’amici. Se non appartenete a questa categoria probabilmente ne rimarrete delusi.

Scheda tecnica

  • Titolo: Myself; Yourself  (マイセルフ;ユアセルフ)
  • Tipologia di media: Anime
  • Tratto da: visual novel (anche se è uscito prima della visual novel stessa)
  • Genere: sentimentale, drammatico
  • Diretto da: Kuroda Yasuhiro
  • Studio: Dogakobo
  • Prima visione: 3 Ottobre 2007 – 26 Dicembre 2007
  • Episodi: 13

Voti

  • Character Deisign: 6
  • Scenario: 5
  • Musiche: 5
  • Doppiaggio: 6
  • Storia: 6,5
  • Generale: 6

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