n. 930 - E se arrivasse l'amante dell'amante?

Da Pupottina

Cara Pupottina,
diversi anni fa ho preso la decisione di diventare l'amante di un uomo sposato. Nel frattempo, lui ha avuto 3 figli, ha festeggiato compleanni, anniversari, ricorrenze con lei. Io, perfetta nel mio ruolo, ho affrontato la vita in disparte, rimanendo la sua ombra, in tutte le occasioni belle e brutte, che gli sono ruotate attorno. Sono felice di dire che, per me, niente di tutto questo aveva importanza. La sua vita ufficiale mi scivolava addosso perché contava soltanto quello che avevamo nell'intimità e nella clandestinità del nostro rapporto. Nonostante gli anni, la scintilla fra di noi non si è mai affievolità. Tutto andava per il meglio: io giocavo con le amiche il mio ruolo di single senza problemi, mentre lui sfoggiava la famiglia, i figli e tutto il resto. Sua moglie non ha mai sospettato niente. Sua moglie è una mia amica e invidia la libertà che ho io, mentre io invidio la vita con lui che ha lei.
Tutto funzionava, poi qualcosa è cambiato. Tutto era in equilibrio. Finché qualcosa ha cambiato quel tutto che avevo. E' arrivato il famoso trasferimento temporaneo di lui in una nuova sede. Prima eravamo colleghi e sua moglie contava su di me perché lo controllassi. Adesso lui è altrove, fuori dal mio controllo e da quello di sua moglie. Essendo il trasferimento temporaneo, non ha fatto spostare la famiglia, ma va in un'altra città e torna per il weekend. La moglie, però, ha notato qualcosa di strano e sospetta che lui la tradisca. Anche io lo sento meno e, quando lo sento, è distante. Questa è la prima volta in cui ho davvero paura di perderlo, sebbene non sia mai stato mio. Il trasferimento temporaneo finirà a settembre e nei fine settimana lo devo dividere con la famiglia e i figli. Il nostro tempo a disposizione si è ridotto. Ho paura che mi molli. Cosa devo fare?"
Cara Anonima,
la tua situazione è disperata e tutt'altro che in equilibrio! Diciamo pure che la tua vita scorre sul filo del rasoio da molto tempo. Vivere essendo l'ombra di chi si ama, non è mai una bella cosa, anche se si è la compagna ufficiale. Nessuno dovrebbe rinunciare alla propria identità, ai propri spazi. Gioire di ciò che lo rende felice, non è esattamente vivere.
Lui ha davvero tutto: una moglie con cui sforna i suoi preziosi figli e un'amante che lo trastulla e gli ricorda che la passione non è una leggenda metropolitana.
Un uomo, abituato ad avere tutto, non ci rinuncia e, trovandosi lontano dalle sue certezze, che tu e sua moglie rappresentate, ne ha cercate altre. Non credo che la situazione temporanea mini la stabilità del suo matrimonio né, tanto meno, il rapporto clandestino che ha con te. Secondo me, è il tipo di uomo che non lascia scappare nessuna delle opportunità che gli capitano, però, non rinuncia alle sue certezze. Quindi, tornato all'ovile, tornerà alla sua routine e l'altra, se davvero c'è, non costituirà un problema.
L'aspetto, che vorrei mettere in risalto, di tutta questa situazione, è che credo che ognuno abbia il diritto di vivere come meglio crede la propria vita, senza nuocere agli altri. Sicuramente tu, negli anni, non hai fatto soffrire la tua amica, sua moglie, poiché non le hai dato modo di preoccuparsi di niente. Altrettanto ha fatto lui, che ha approfittato della tua disponibilità e devozione. Non lo so se qualcuno di voi due provi rimorsi. Di sicuro, come hai detto, tu invidi la vita che lei ha con lui e non pochi sono i rimpianti che fingi di non avere ... Magari potresti cercare di venir fuori da questa situazione a tre, quattro, o quanti siete e provare a costruire ciò che invidi alla tua amica, una famiglia. Essere l'amante per un po' va bene, ma poi quel qualcosa non basta più ...
Voi, che cosa ne pensate?

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