torno a parlarvi di uno dei racconti di Rosmunde Pilcher, incluso nel libro Fiori nella pioggia. Il titolo Christabel è il nome del personaggio principale, una ragazza in procinto di sposare un uomo ricco, ma con cui non riesce a condividere ogni aspetto ed interesse della propria vita. In quel caso, può essere normale snetirsi un po' confusi.
Chi non ha letto questo racconto ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Per fortuna che, anche in questo racconto, c'è una figura buona, la signora Lowyer, che aiuta Christabel a capire cosa realmente vuole ed è importante nella sua vita.
Mi è capitato di vedere più volte il film tratto da questo racconto, ma non ne avevo afferrato pienamente il senso come è accaduto mentre leggevo, pagina dopo pagina, questo racconto.
Christabel è confusa, non solo perché sta per sposarsi, ma anche perché non è convinta. Nel suo cuore c'è sempre stato un altro, un ragazzo povero, un amico d'infanzia, che però non ha mai avuto il coraggio di rivelarle i suoi sentimenti ed altrettanto a fatto lei.
A pochi giorni dalle nozze, Christabel analizza i pro e i contro del suo rapporto con il futuro marito che cambierà la sua vita, portandola a frequentare amicizie con le quali non sente di avere niente in comune. Può bastare questo a farla tornare sui suoi passi?
L'uomo che la ama e non la cambierebbe mai in nessun modo, imponendole niente, è Sam. Lui non essendo in grado di offrirle ricchezza e lusso, preferisce non dichiararsa e spetta a Christabel prendere la giusta decisione, quella di rimanere con lui.
Avete letto questo racconto?
Approvare le amicizie del nostro partner ci fa sentire di avere qualcosa in comune con lui per cui vale la pena sposarlo?
Se un uomo non è in grado di offrirci quello che meritiamo è giusto che non ci riveli il suo amore?