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Nadia Manzato Wedding Couture – Abiti corti non convenzionali

Creato il 05 giugno 2013 da Sposenonconvenzionali

Nadia Manzato ha aperto da qualche tempo  un piccolo atelier di abiti da sposa in provincia di Varese. Vi presento lei, i suoi vestiti e quello che organizza. Dalle prime righe capirete che è una stilista di abiti non convenzionali. Gli abiti di Nadia sono la risposta a tutte coloro che mi chiedono dove possono acquistare un abito corto. Lei ha tanti modelli e sicuramente avrà voglia di ascoltare le vostre particolari richieste! A tutte le lettrici di Spose non Convenzionali, Nadia Manzato offre il 10% di sconto, quindi non dimenticate di dirle che avete visto il suo atelier in questo blog!

Nadia Manzato

E’ nata a Busto Arsizio, in provincia di Varese, e vive nella “ridente” pianura padana con la sua bella famiglia e Ciccio, il suo Golden Retriever. Adora leggere Gabriel Garcìa Marquez in compagnia di una tazza di the, ha una grande passione per i matrimoni irriverenti e poco convenzionali, per l’Inghilterra e per il vintage e crede nel grande Amore.

Nadia Manzato abito da sposa corto

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Come hai cominciato?
Ho cominciato seguendo un sogno, fondamentalmente. Arrivo da studi di moda, ho frequentato la facoltà di design della moda del politecnico di Milano e dopo i miei studi, ho deciso di buttarmi nel campo della sposa per diverse ragioni. La prima è che un po’ ci sono nata e cresciuta: mia madre è una sarta modellista che ha sempre lavorato nel campo della sposa, per cui diciamo che sono nata masticando matrimoni. In secondo luogo, volevo con tutto il cuore fare qualcosa di diverso, nel campo della sposa. Avendone visti decisamente tanti di vestiti, ogni volta mi trovavo a pensare “Ma io qua cosa troverei se mi dovessi sposare? Nulla mi apparterrebbe veramente”. Ho sempre visto il “vecchio” dell’abito da sposa. Ebbene, da lì l’idea di proporre qualcosa di nuovo. Di diverso. Il vintage poi è arrivato perché sostanzialmente sono sempre stata appassionata del vero vintage: girare per mercatini è sempre stata una mia passione, per cui volevo unire l’idea di certe forme prese dal passato (che onestamente molte volte mi paiono migliori di quelle che si propongono oggi) con la sartorialità made in Italy, che alla fine è una delle forze rimaste al nostro paese.

Cosa ti fa approcciare a uno stile così diverso da quello mainstream?
Beh probabilmente il fatto che sono partita da zero. Non avevo dietro un’azienda vecchia che avesse già uno stile prestabilito. Avevo un foglio bianco e una matita per disegnare, e ciò mi ha lasciato un margine di sperimentazione sicuramente maggiore rispetto a un vecchio marchio.
Mettiamoci anche che io sono cresciuta nell’epoca dei social, leggendo blog (specialmente americani e d’oltre manica, ca va sans dir), per cui avevo una visione molto ampia di come potevano essere cambiati i gusti delle spose. E poi diciamocelo: io sono fatta così, amo il vintage, la libertà e le cose che vanno fuori dai binari. I miei vestiti dovevano rispecchiarmi,
per cui a costo di faticare per farmi capire, ho deciso che il mio stile doveva essere quello che sentivo più mio. E poi mi sono accorta che non ero sola, ma anzi c’erano molte persone che lo apprezzavano! E ciò è stato bellissimo.

Che tipo di clientela hai?
Diciamo che la nostra cliente tipo è una ragazza molto forte. Arriva in atelier e sa già bene cosa vuole, ha già visto milioni di blog, di siti, insomma, è una tipa bella tosta. La sua età è varia, va dai 25 anni ai 35-40 circa. E’ una ragazza decisa per cui vuole fare un matrimonio esattamente come vuole lei, infischiandosene dei canoni tradizionali (questo è uno dei motivi per cui molte vogliono abiti corti), e molto spesso coinvolge anche il futuro marito (diverse sono venute a scegliere il vestito proprio con lui!), e questo fa sì che siano ancora meno tradizionali. Devo dire che io adoro tantissimo questo tipo di spose, mi fanno capire che c’è una grande voglia di nuovo e che il matrimonio italiano ha grandi speranze per il futuro!

Mi raccomando, Nadia, dì a tutte le tue spose non convenzionali, a tutte queste tipe toste, di mandarmi le foto ed il racconto del loro matrimonio non convenzionale! Qualche settimana fa si è svolto presso il tuo atelier il Tea Vintage Party. Puoi raccontarci cos’è e a chi era rivolto?

Il vintage tea party è state un evento che abbiamo organizzato nel mio atelier in collaborazione con le fotografe di Ennefoto, con le Wedding planner ed esperte di trucco vintage di  Wedding Road, hanno allestito anche il dessert table con dei cupcakes e dolcetti vari preparati da Bake Therapy. L’idea era quella di creare un evento tutto sul vintage, organizzato da delle professioniste amanti del matrimonio anticonvenzionale, e diretto alle spose che avessero voglia partecipare a qualcosa di diverso dal solito “wedding day”. Abbiamo allestito un dessert table con cupcakes e dolcetti vari, è stato tenuto un workshop di trucco e acconciature vintage anni ’50, le spose hanno potuto assistere a una prova e fare domande direttamente a Michela di Wedding Road che ha tenuto il workshop. Paola, una nostra futura sposa, si è prestata a fare da modella per un look da vera diva anni ’50. Siamo molto contente di come è andato l’evento, era la prima volta che organizzavamo una cosa del genere e la risposta è stata ottima: le ragazze erano entusiaste e questo è il segnale che c’è voglia sempre di più di uno stile diverso e di eventi diversi!

Ed ecco alcune foto tratte dal servizio di Ennefoto durante il Vintage Tea Party organizzato proprio nello studio di Nadia. Per farvi capire com’è il suo atelier e che tipe sono le sue spose!

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