La prossima settimana i rappresentanti dei paesi alla presidenza del gruppo di Minsk, Francia, Russia e Stati Uniti, l’organismo istituito dall’Osce al fine di risolvere la crisi tra Azerbaigian ed Armenia relativa al controllo della regione del Nagorno-Karabakh, occupata dalle truppe di Erevan insieme ad altre sette distretti azeri circostanti ma reclamata come propria da Baku.
Al centro della discussione ci sarà la questione del ritiro delle truppe armene dai territori contesi, in modo da poter implementare le quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (n. 822, 853, 874 e 884 del 1993) che da vent’anni richiedono ad Erevan di liberare l’area e consentire ai profughi azeri, scacciati negli anni del conflitto, di ritornare alle loro case e poter cominciare così un dialogo per ristabilire la pace.
Nonostante il cessate il fuoco, firmato nel 1994, nei successivi vent’anni si sono comunque registrati sporadici scontri che hanno portato a migliaia di vittime e periodiche escalation di tensione come quella attuale, causata da una serie di scontri al confine in cui hanno perso la vita decine di militari di entrambi gli schieramenti, fatto questo che ha riportato sulla questione Karabakh l’attenzione della comunità internazionale, spaventata da una possibile destabilizzazione dell’area del Caucaso meridionale ed in particolare dell’Azerbaigian che, in questi ultimi anni, è diventato un importante mercato per l’Occidente, soprattutto in fatto di forniture di gas e petrolio.
Nonostante i molti vertici e gli innumerevoli tentativi di giungere ad una soluzione condivisa, la situazione nell’arco di oltre un ventennio è rimasta la stessa, i due paesi continuano a non avere alcun rapporto bilaterale che non siano scontri a fuoco e, nonostante Baku si sia detta disposta a garantire una larga autonomia alle regioni azere a maggioranza armena occupate da Erevan, l’Armenia occupa ancora il 20% del territorio dell’Azerbaigian.
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Nagorno-Karabakh. Co-presidenti del gruppo di Minsk in visita a Baku
Creato il 10 settembre 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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