In seguito alle violenze registrate negli ultimi giorni tra l’esercito azerbaigiano e le truppe armene, in guerra da ormai vent’anni per il controllo dell’altopiano del Nagorno-Karabakh e delle sette regioni azere circostanti, occupate dalle forze di Erevan, al biasimo di Unione Europea ed Osce di sono aggiunte ieri le dichiarazioni del presidente georgiano, Giorgi Margvelashvili, il quale ha esortato entrambe le parti ad interrompere le azioni di guerra e risolvere la questione con il dialogo affermando: “chiedo sia ad Erevan che a Baku di fermare questa escalation di tensione in quanto sarebbe un bene sia per loro che per l’intera regione. Le trattative tra i due paesi devono continuare in un clima disteso e, in questo modo, sicuramente si riuscirà a trovare un linguaggio comune”.
Dal 1994, dopo una guerra con Baku che causò oltre un milione di profughi azeri, le truppe armene occupano circa il 20% del territorio azerbaigiano e, nonostante quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite impongano ad Erevan di ritirare le proprie forze dall’area, la situazione è rimasta uguale a quella creatasi vent’anni fa, senza che nulla sia ancora cambiato.
Magazine Politica Internazionale
Nagorno-Karabakh. Presidente georgiano esorta al dialogo Eravan e Baku
Creato il 05 agosto 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
-
Dopo gli attentati di Bruxelles Londra rafforza i controlli ai collegamenti con Belgio e Francia
-
Attentati Bruxelles. Mogherini si scioglie in lacrime davanti ai media internazionali
-
La cinese Geo-Jade si compra Bankers e il petrolio albanese
-
Turchia. Erdogan, ‘Europa con terroristi del Pkk’, ma Ankara sostiene quelli dell’Isis