È salito a tre morti e a oltre una settantina di feriti il bilancio della doppia esplosione verificatasi ieri sera sull’autostrada Nairobi-Thika, arteria trafficata a nord-est della capitale.
La deflagrazione è avvenuta a bordo di due autobus carichi di passeggeri.
La notizia perviene dall’edizione on-line del quotidiano Daily Nation.
L’attentato è avvenuto all’indomani di altri due incidenti simili verificatisi a Mombasa, in cui hanno perso la vita altre tre persone e diverse altre sono state ferite.
Una bomba nel primo caso ha seminato panico nella zona nei pressi del Reef Hotel, noto albergo sulla spiaggia, nel quartiere di Nyari.
L’altra, invece, è esplosa nel quartiere di Mwembe Tayari, nel centro della città.
Tutto questo, cioè il fatto che gli attentati si verifichino ugualmente, mette in serie difficoltà l’opera di prevenzione scrupolosa messa in atto dal governo keniano proprio per scongiurarne il pericolo.
Non sono stati certamente pochi, negli ultimi mesi, gli arresti di cittadini somali sospettati di essere protagonisti o complici di attentati.
Ciò che però disturba, accanto alla ovvia mancanza di tranquillità per la gente del luogo, è anche il danno d'immagine al Paese, che si può ripercuotere sull'economia dello stesso, che ha buoni introiti, ad esempio, dall'attività turistica.
E non è ,di certo, un danno da poco.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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