Fa un po’ strano partire il 2 Agosto per l’Africa e in una giornata da 38° mettere in valigia sacco a pelo pesante e pile spesso rigorosamente Quequa. Però si narra che in Namibia faccia freddo e Vlao, dopo aver fatto una rapida ricerca su internet, ha consigliato a tutti i partecipanti di attrezzarsi per le rigide notti africane.
Viaggio tosto quest’anno, tenda, cucina da campo, tanti chilometri da percorrere, forte escursione termica tra giorno e notte, un bel banco di prova per tutti non c’è che dire.
Vlao ha studiato tutto per bene, le variabili in gioco sono molte e oltre a stendere l’itinerario, c’è anche da organizzarsi per le derrate alimentari. Il gruppo però sembra reattivo, il file online con la suddivisione delle libagioni da portare dall’Italia viene compilato gradualmente e tutti danno il loro contributo alla base culinaria che garantirà la sussistenza perlomeno per i primi giorni. Meglio mettere in cambusa pasta, sughi e parmigiano già da adesso… piuttosto che affidarsi esclusivamente ai supermercati locali…
La partenza alle 19:00 non si augura a nessuno, l’attesa logora e quando Martimarti e Vlao raggiungono i “romani” a Fiumicino… sono già cotti. In più poi ci si mette l’imprevisto… cominciamo bene…
L’imbarco viene negato alla partecipante extracomunitaria del gruppo… una bella tegola… lo scalo in Sud Africa e il relativo visto sono ostacoli insormontabili… e così il Namibia Discovery perde in una botta sola un membro, 2 walkie tolkie e 10 buste Knorr!!!
Facendo buon viso a cattivo gioco il resto dei romani procede verso Istanbul dove incontrerà al check-in del volo per Johannesburg i compagni milanesi.
Nessuna altra defezione fino a Windhoek dove i 15 avventurieri superstiti vengono accolti da quelli che saranno gli autisti delle Toyota Hilux che li scarrozzeranno in giro per gli sterrati namibiani per i prossimi 15 giorni.
All’imbrunire le operazioni preliminari possono dirsi concluse e la carovana parte in direzione Chameleon Backpackers, vale a dire l’ultima notte su un letto prima di una lunga serie di campeggiamenti in tenda.
Prima di dare inizio ufficiale alla campagna di Namibia però è bene riempirsi la pancia… ed il gruppo non si tira indietro ingozzandosi subito di zebra, kudu, orix, springbok e qualsiasi altra specie protetta della savana. Non sono ammessi obiettori di coscienza… ed anche i più titubanti si lasciano andare al grido di “minchia quanto è buona la zebra”.
E’ così che inizia il Namibia Discovery 2015!