Questa la presentazione di Evoluzione, ennesimo racconto di Nancy Kress pubblicato da Delos Digital in formato ebook. Mi sa che a Silvio Sosio, che cura la collana Robotica, la Kress piaccia parecchio vista la frequenza con cui la pubblica, e visto che io continuo a leggerla non posso certo dargli torto. Il racconto è preceduto da una breve introduzione della stessa Kress, che scrive che il suo testo "appartiene alla fantascienza "hard". Questa categoria di storie effettua estrapolazioni realistiche dalla scienza conosciuta, spesso ambientandole (sebbene non necessariamente) nel futuro prossimo. Nei racconti di questo tipo vi è però un pericolo innato: nel giro del prossimo decennio, Evoluzione diventerà una realtà di fatto o verrà condannato all'obsolescenza."
Molti amanti della fantascienza dicono di amare il genere perché parla del nostro futuro. Non sempre questo è vero. Viaggio allucinante, scritto da Isaac Asimov a partire dalla sceneggiatura dell'omonimo film, è privo, a detta dello stesso Asimov, di serie basi scientifiche, tanto è vero che parecchi anni più tardi Isaac avrebbe scritto Destinazione cervello per fornire a una storia di miniaturizzazione una base scientifica molto più solida. Viaggio allucinante è impossibile, ma è fantascienza, con buona pace di coloro che dicono che la fantascienza parla solo del futuro. La Kress però è davvero vicina a noi, e terribilmente inquietante.
Meno di un mese fa leggendo qualche pagina del saggio di Jonathan Crary 24/7. Il capitalismo all'assalto del sonno non avevo potuto fare a meno di pensare a Mendicanti in Spagna della Kress. Ora Evoluzione si occupa di un altro problema che speriamo non si presenterà mai ma che potrebbe diventare terribilmente reale. Lo fa, come di consueto, immergendosi nella vita di persone comuni con i loro problemi, facendoci vedere la realtà concreta in cui si devono muovere attraverso dialoghi e azioni verosimili, e ricostruendo in poche pagine un passato solido e un futuro... nebuloso? La Kress pone i problemi, indirizza i suoi personaggi su determinate strade, ma alla fine chiede di riflettere e mostra un possibile cammino, lasciando a noi il compito di trarre le conclusioni. Come sempre un ottimo testo.
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