Nanna e mamma: l’esperienza di Ludovica

Da Paola

Penso che avere dei gemelli sia una vera e propria avventura per tutti quei genitori che hanno la fortuna di poterla vivere Si tratta di crescere contemporaneamente due piccoli cuccioli, che spessissimo nello stesso identico momento richiedono le stesse attenzioni, hanno le stesse necessità come mangiare e dormire che molto spesso sono da gestire contemporaneamente.

Un’esperienza bellissima ma allo stesso tempo che richiede un dispendio di energie non da poco e che coinvolge entrambi i genitori in modo profondo e perché no anche con un piccolo aiuto da parte di parenti e amici Ma una delle prime difficoltà per i genitori di gemelli è il sonno. Oggi leggiamo l’esperienza di Ludovica, mamma di due gemelli, Luca e Aurora, che ci racconta la sua esperienza con la nanna dei suoi due tesori! Vediamo cosa ci racconta!

“Da quando sono diventata mamma di Luca ed Aurora, che ormai hanno già compiuto il settimo mese, ho avuto occasione di incontrare molti altri genitori di gemelli con cui scambiare esperienze e consigli e molti di loro mi dicevano che seguivano orari differenziati in quanto risultava meno caotico occuparsi di un solo neonato mentre l’altro stava dormendo, e inoltre permette di passare un po’ di tempo con ciascun figlio. All’inizio la pensavo così anch’io, ma dopo un mese o giù di lì mi sono resa conto che, adottando coi gemelli tempi differenziati sia di giorno che di notte, mi trovavo ad avere sempre un bambino sveglio e bisognoso delle mie cure. Non avevo un attimo per me stessa. A quel punto decisi, insieme al mio compagno, di provare a coordinare il sonno dei miei angioletti in modo che entrambi dormissero, più o meno, alla stessa ora. Cominciai così a tenere una specie di diario del sonno di Luca ed Aurora, controllando così se c’erano coincidenze. Grazie agli appunti mi sono resa conto che i miei due bambini, normalmente, facevano un sonnellino di un paio d’ore la mattina ma Luca si addormentava alle dieci e trenta ed Aurora, invece, alle undici e trenta. Così ho posticipato il sonnellino del maschietto intrattenendolo per mezz’ora con qualche attività e spostato alle undici quello della femminuccia, cullandola invece di farla giocare.
Naturalmente, non ha sempre funzionato, si sa i bambini non sono degli orologi svizzeri, ma ogni volta che mi riesce di farli dormire contemporaneamente mi regalo il tempo per una breve doccia o un sacrosanto pisolino. Naturalmente tutto questo provo a realizzarlo, con il prezioso aiuto del mio compagno che a quell’ora è a casa dal lavoro, anche per la nanna della sera cercando di fissare prima una routine “bagnetto-biberon-lettino”. Devo dire che per noi metterli a letto alla stessa ora è stato un toccasana in quanto riusciamo così a goderci qualche momento tutto per noi

Questa è l’esperienza di Ludovica! Se volete mamme anche voi potete raccontarci la vostra esperienza con la nanna dei vostri bambini non dovete fare che farcelo sapere (anche lasciando un semplicissimo commento al post) e sarò felicissima di contattarvi! Allora vi aspetto numerose!!!

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