Il concetto che abbiamo noi di display flessibile è principalmente quello di poter arrotolare lo schermo, al fine di ridurne le dimensioni. All’occorrenza, però, ri-spiegando questo display, si avrebbe a disposizione una superficie molto più ampia su cui lavorare. Pur non riguardando questa tecnologia, Nanoport permette di fare una cosa molto simile, sfruttando più smartphone contemporaneamente.
Presentato al CES di Las Vegas 2014 sotto forma di prototipo, Nanoport non è altro che un supporto magnetico in grado di mettere in fila due o tre smartphone e, attraverso uno speciale software sviluppato direttamente dal team, permette di estendere il display di uno degli smartphone agli altri. In questo modo, non appena avremo i tre smartphone allineati uno accanto all’altro, potremo sfruttare un’area di lavoro molto più ampia.
Qui di seguito vi lasciamo le dichiarazioni del CEO Tim Szeto:
Nanoport trasforma efficacemente l’elettronica di più blocchi che verranno combinati per creare nuovi dispositivi che potranno essere riconfigurati per usi alternativi. Nanoport ci offre nuovi modi per interagire con i nostri dispositivi, e nuovi modi per i dispositivi di interagire tra di loro.
Purtroppo al momento non è disponibile una versione definitiva e comunque rimangono molti dubbi sul funzionamento: è compatibile con qualunque smartphone? Gli smartphone affiancati devono essere per forza uguali?
La speranza è di saperne di più al prossimo CES 2015, quando vedremo finalmente la versione definitiva.