Pur abituato alle guerre e al sangue Napoleone non sopportava affatto la cieca violenza della plebe.
Due furono le occasioni in cui potette assistere da vicino a delle insurrezioni popolari, entrambe le volte rimase disgustato dalla furia assassina e violenta delle masse popolari.
Per Napoleone gli insorti non erano che vili briganti, solo all'apparenza forti e invincibili, che un ufficiale forte e determinato avrebbe potuto disperdere con pochi colpi di cannone.
Bonaparte non cambiò mai la sua idea, infatti nel 1814 quando poteva invocare un'insurrezione popolare che poteva evitargli la capitolazione preferì a questa soluzione l'esilio.