I nemici di Napoleone, in primo luogo gli Inglesi, hanno voluto dipingere Napoleone come un orco assetato di sangue, responsabile del genocidio di una generazione di Francesi.
Al di là dei vari pareri storici sull'argomento, mi piace citare un'ordinanza emessa da Napoleone, durante la prima campagna d'Italia, sulla pratica della tortura.
Queste le parole dell'Imperatore:
"l' abitudine barbara di percuotere la gente, per strappare loro segreti, deve cessare.Far subire interrogatori con la tortura, ha per solo risultato che gli sventurati dicono quel che loro viene in mente o quel che credono da noi desiderato. Proibisco di adoperare un mezzo rifiutato dall'umanità e dalla ragione".
Ecco Napoleone, umanità e ragione, che sempre hanno albergato nel cuore dell'Imperatore.
Egli affronta anche l'argomento della tortura come il suo solito, da una parte l'umanità che gli fa detestare questo metodo che definisce barbaro, dall'altro la ragione che gli fa scorgere anche l'inutilità di percuotere i prigionieri.